Il Palermo umilia la Juventus
La Juve non c'è più. O, meglio, non è più quella di un mese fa. E così, dopo tre pareggi, arriva anche la prima sconfitta ufficiale dell'era Ferrara: bravo il Palermo, vincitore 2-0 con pieno merito al cospetto di una Signora stanca e piena di limiti. La Juve vive un primo tempo da incubo, sovrastata in tutto: Zenga stravince la battaglia con Ferrara, inventando Migliaccio difensore e schierando insieme Pastore e Simplicio in un centrocampo insieme di fosforo e muscoli. Miccoli e Cavani sono due furetti imprendibili e per poco non confezionano il vantaggio già al quarto d'ora, quando però l'uruguagio sbaglia la mira di testa. Dal canto suo la Juve non produce quasi nulla, eccezion fatta per un paio di ghirigori (inutili) di Diego e Camoranesi. Quando poi la (solita) sciocca superficialità di Felipe Melo lancia Cavani verso Buffon, la frittata prende corpo: palla all'incrocio e siciliani avanti. Non basta, perché su una punizione di Miccoli mette il piedino Simplicio e la Juve affonda: due gol sotto a metà gara e tanti saluti alla testa della classifica. Poi, assalti nella ripresa e rischi infiniti di prendere il terzo gol, anche se una punizione di Diego finisce sulla traversa. Il palo di Miccoli nel finale riequilibra il punteggio dei legni: quello sul campo resta tutto a favore del più bel Palermo dell'anno. Il primo a concEdersi alle interviste a bordo campo è Miccoli che dedica subito un attestato di stima e di riconoscenza al suo allenatore: «Merita questa vittoria, così come tutta la società. Ci mancavano solo i tre punti, la prestazione l'abbiamo sempre fatta. Il mister è una grande persona e un grande allenatore». Si parla sempre di Amauri in Nazionale, ma non crede che un pensierino dovrebbe farcelo anche lei? Schietta e per nulla polemica la risposta di Miccoli: «Penso ormai di essere tagliato fuori. Mi godo. Mi godo questa vittoria e i momenti belli con questa società». E, se mai ce ne fosse stato bisogno, il caloroso abbraccio di Zenga - che ha addirittura sollevato da terra il suo talentuoso attaccante - la dice lunga sul clima che regna in questa squadra e dello splendido rapporto creato dal tecnico con i giocatori.