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Un gioiello all'inglese senza barriere

Il progetto del nuovo stadio della Roma

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Lo stadio «Franco Sensi» sarà unico al mondo, almeno nelle dichiarazioni della vigilia. Quando diventerà finalmente realtà, sarà il fiore all'occhiello della Roma. Mai nessun impianto in Italia è stato dotato di tutti i comfort necessari dentro e fuori ed è stato studiato con tecniche all'avanguardia, materiali innovativi e con emissioni zero. Avrà una capienza di 55 mila spettatori (ma si potrà arrivare fino a 60mila). Strutturato su due anelli, quello inferiore da 30mila posti, quello superiore da 25mila. Uno stadio molto simile al modello inglese. «Non ci saranno barriere di alcun genere – spiega l'architetto che ha guidato il progetto, Gino Zavanella – ogni posto sarà facilmente raggiungibile tramite rampe o ascensori. Non ci saranno divisioni tra tribune e campo e, se ci daranno i permessi, nemmeno tra un settore e l'altro». C'è stato un attento studio affinché la sicurezza sia sempre garantita con percorsi interni di facile lettura. Secondo le normative europee un impianto del genere attualmente dovrebbe essere sgomberato in otto minuti. Per uscire dallo stadio se ne impiegheranno appena cinque. Un record. Ma non è tutto. Si prediligerà lo spettacolo visto e considerato che le distanze non saranno più un problema. Tra tribune e campo ci saranno nove metri (contro i 19 metri attuali dello stadio Olimpico) dai posti più alti del secondo anello la distanza sarà di 68 metri (contro i 96 dell'impianto del Coni), dai palchi 92. Una bomboniera di tecnologia. Basti pensare che l'altezza massima della copertura rispetto al campo è di 46 metri. L'originalità del «tetto» sta nel fatto che sarà composto da due membrane: una di pannelli fotovoltaici da sedicimila metri quadrati, l'altra sarà semitrasparente per permettere il passaggio della luce e, allo stesso tempo, il riparo dalla poggia. L'acqua piovana sarà raccolta e riutilizzata per l'irrigazione del terreno di gioco. Anche la ventilazione sarà controllata per recare benessere allo spettatore e al manto erboso. Lo stadio della Roma è quindi ecosostenibile. E sarà anche cablato. Dall'esterno sembra essere poggiato su un cuscino d'aria. La pelle sarà costruita in zinco titanio, un materiale fotocromatico che gli permetterà di avere un colore differente nelle diverse ore della giornata. Sarà autopulente, resistente all'inquinamento e agli agenti atmosferici e sarà dotato di due schermi Led da 35 metri di ultima generazione. Gli studi fatti finora hanno portato ad un progetto che punta a vivere lo stadio sette giorni su sette e che può essere frequentato anche dalle famiglie (prevista anche una «kids area»). Nelle aree «corner» la visibilità sarà ottimale ed è qui che sorgeranno quattro ristoranti con ampie vetrate che permetteranno di gustarsi la partita anche davanti ad un piatto succulento. Le panchine saranno inserite nelle tribune e ai lati ci saranno quattro palchi da tredici posti cadauno. Le persone che andranno allo stadio avranno a disposizione in media 0,80 metri quadrati, uno standard a cinque stelle in Europa.

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