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Attenti a quei due

Cassano

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La Samp sogna. L'impresa di sabato contro l'Inter è stata coronata dal pareggio all'ultimo minuto del Bologna sul campo della Juventus. Il risultato è clamoroso: blucerchiati primi da soli dopo sei giornate di campionato, con cinque vittorie e una sola sconfitta. Le grandi alle spalle, qualcuna (vedi Milan e Roma) a distanza siderale. Magari la Samp non lotterà per lo scudetto ma solo per il quarto posto, come sostiene Gigi Simoni. Sicuramente avrà dei momenti di flessione. Ma intanto è lassù. A Genova una partenza così non si vedeva dal 1990-91, stagione del primo e unico scudetto. Erano i tempi della coppia delle meraviglie Vialli-Mancini e dei successi in Europa (una Coppa delle Coppe vinta e una finale di Champions persa contro il grande Barcellona di Cruijff). Ora ci sono Pazzini e Cassano, ma non tutti sembrano accorgersene. Il talento di Bari vecchia è arrivato in blucerchiato dopo un periodo difficile. A Roma era esploso per poi perdersi nei dissidi con tifosi e allenatori, a Madrid aveva sprecato l'occasione del rilancio. Poi nell'estate del 2007, dopo esser stato vicino a Inter, Juventus e Milan (dove Ancelotti ha addirittura convocato un summit per sondare il gradimento della vecchia guardia nei suoi confronti), è sbarcato a Genova. Ha trovato l'amore e anche la costanza di rendimento che sempre gli era mancata: 23 gol in 63 gare di campionato, 5 reti in 13 partite di coppa e soprattutto una miriade di assist. Giampaolo Pazzini ha una storia simile. Grande promessa nelle squadre giovanili dell'Atalanta, autore di una storica tripletta con la nazionale Under 21 nella partita d'inaugurazione del nuovo stadio di Wembley, il Pazzo nel 2005 è approdato a Firenze con un bagaglio pieno di aspettative. Per due anni ha vissuto all'ombra di Luca Toni, poi con la fuga in Germania del bomber modenese ha avuto piena fiducia da parte di Prandelli ma l'ha sprecata. L'arrivo di Gilardino l'ha costretto a scappare. Una fortuna, visti i risultati ottenuti con la Sampdoria: in meno di un anno ha già segnato 20 reti in 29 gare giocate. Cosa manca alla coppia Cassano-Pazzini? Forse una convocazione di Marcello Lippi. Non sarebbe certo una follia, viste le difficoltà realizzative della nostra nazionale, anzi. «Cassano e Pazzini sognano l'azzurro? C'è spazio per tutti - ha detto ieri il ct - bisogna aspettare giugno». Un'apertura importante, viste le recenti posizioni tenute da Lippi. Ma forse Antonio e Giampaolo potrebbero tornare utili prima, magari già sabato 10 giugno in Irlanda.

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