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Lazio, Maurito scacciaguai

Mauro Zarate, Tommaso Rocchi e Ousmane Dabo della Lazio

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Zarate sbaglia una volta ma alla seconda occasione pareggia il gol di Cavani e regala alla Lazio almeno il pareggio. L'argentino scaccia così l'incubo della quarta sconfitta in casa dopo il fuorviante avvio di stagione. Nel finale ancora Maurito si fa ipnotizzare dall'esordiente giovane portiere Sirigu (bravissimo all'esordio) e stessa sorte tocca a Rocchi qualche secondo più tardi, mentre Mauri sbaglia il gol della vittoria tirando alto.   Tutto negli ultimi cinque minuti quando il Palermo stava portandosi a casa tre punti grazie a un tiraccio di Cavani appena entrato. Muslera, che poco prima aveva salvato il risultato in uscita bassa sull'altra azione offensiva rosanero di tutta la partita, ha sbagliato il tempo della parata, la classica «panciata». L'uruguaiano subito dopo il solare errore si è disperato ma stavolta la Lazio ha reagito con orgoglio all'ennesima avversità, ha pareggiato e sfiorato il meritatissimo successo con un forcing tambureggiante. La classifica resta anonima così come impietosi sono i numeri di questo settembre maledetto che per fortuna si è chiuso (la gara di Sofia si gioca l'1 ottobre). Dopo il mese di agosto che aveva regalato Supercoppa, qualificazione in Europa League e due vittorie in campionato, la squadra biancoceleste si è fermata per colpa della sconfitta contro la Juve (peraltro prevedibile) quasi avesse smarrito in quella notte tutte le proprie certezze. Ancora i ko contro Salisburgo in Europa e Parma sempre all'Olimpico, intervallate dal prezioso pari di Catania, hanno aperto la crisi che il sinistro di Zarate si spera possa aver chiuso. Già perché la Lazio, nonostante il caldo, ha ritrovato i suoi equilibri, è sembrata più tonica oltre ad aver recuperato Rocchi che in partite come quella contro il Palermo è sempre importante. Segnali importanti dopo la catastrofica prestazione contro il Parma. Nella visione della classifica va però tenuto conto che Zarate e compagni hanno giocato quattro partite in casa su sei e che ora sono attesi da un calendario in salita. Contro Levski Sofia giovedì e a Firenze, subito due trasferte per verificare la tenuta del gruppo prima della sosta provvidenziale per recuperare gli infortunati. Alla fine quindi Ballardini si deve accontentare di un pareggio contro Zenga che dovrà stare molto attento al suo presidente «mangiallenatori». La prova del Palermo (zero angoli a favore contro i quindici laziali) è stata imbarazzante quasi la truppa rosanero avesse lasciato nel pantano della Favorita di mercoledì scorso tutte le energie e con la Juve all'orizzonte il tecnico dei siciliani non può davvero stare tranquillo.   A quello laziale resta l'amarezza per il risultato ma la consapevolezza che il peggio potrebbe essere passato. Lodevole l'esperimento di Del Nero terzino sinistro perché per uscire dal momento negativo bisogna fare qualche esperimento avendo la rosa ridotta all'osso. Ora l'esame bulgaro per rimediare al disastroso harakiri contro il Salisburgo e rimettere in piedi il girone di Europa League.

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