Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Alonso: "Il mio futuro? Presto saprete tutto"

Fernando Alonso

  • a
  • a
  • a

«Il mio futuro? Presto saprete tutto. Questo podio non cambia nulla, la mia decisione l'ho già presa». Con la Ferrari che continua a negare l'evidenza, l'ennesima mezza ammissione del matrimonio spetta a Fernando Alonso, reduce dal primo podio stagionale laddove l'anno scorso vinse un gran premio che, a distanza di un anno sarebbe diventato un caso. Anche ieri tutti aspettavano l'annuncio del presidente Montezemolo che per tutta la settimana, tra gaffe e ipotesi di futuro, aveva strizzato l'occhio allo spagnolo della Renault e scaricato di fatto Kimi Raikkonen. Ma è stato ancora tutto rimandato. Eppure ieri, con una prestazione delle Rosse mai così deludente, sarebbe stata la giornata giusta per sviare l'attenzione dei tifosi da quanto era successo in pista. Invece a Stefano Domenicali è toccato l'ingrato compito di analizzare una gara disastrosa. «Non è un weekend da dimenticare - ha detto - perché certe cose vanno sempre ricordate. La prestazione non è stata quella che ci aspettavamo e abbiamo preso un 12-0 dalla McLaren. Comunque, tranne le Frecce d'argento le prestazioni delle altre squadre sono fluttuanti e quindi dobbiamo stare lì e cercare di approfittarne. Già a Suzuka le cosa andranno meglio». Non è d'accordo Raikkonen, che in vista del prossimo addio si permette di evitare diplomazie con il team: «La macchina scivolava ovunque e non avevamo aderenza - ha spiegato il finlandese - non potevamo proprio fare di più. A Suzuka non mi aspetto certo che la situazione sia diversa, è una pista impegnativa sotto il profilo aerodinamico e quello è un aspetto nel quale noi difettiamo». Sconsolato anche Giancarlo Fisichella, che aveva sognato per una vita di guidare la Ferrari e adesso si trova tra le mani la Rossa meno competitiva degli ultimi anni: «Non avevamo un passo all'altezza, dobbiamo prenderne atto - si è lamentato il romano - ma per Suzuka è inutile fare pronostici, quest'anno le cose cambiano con talmente tanta facilità». Sette giorni per tornare competitivi. O il terzo posto tra i costruttori diventerà l'ennesimo obiettivo mancato di una stagione disgraziata.

Dai blog