«Abbiamo fatto un passo indietro»
MarcoMadeddu «Se non c'è determinazione non si può costruire molto». Ranieri si tiene stretto il punto conquistato a Catania, ma non è soddisfatto. «Abbiamo fatto un passo indietro sul piano della prestazione. Puoi attuare tutti gli schemi del mondo, ma se non metti in campo la grinta non vai lontano». Ranieri prova anche a tenersi un sassolino nelle scarpe: «Tante volte i vizi si conoscono, ma non li posso dire». Il confronto con il recente passato è preoccupante: «Se Spalletti l'anno scorso è arrivato a metà classifica dopo aver mancato l'anno prima lo scudetto per pochissimo vuol dire che alcune difficoltà ci sono. Ora dobbiamo analizzarle e capirle, se sono strutturali, ataviche. Ci vuole del tempo, non è che si può sistemare tutto subito. Sono appena arrivato». Totti non è riuscito festeggiare il trentatreesimo compleanno con il gol, ma questo è l'ultimo dei problemi. «Lo farà - chiude Ranieri - la prossima volta. L'importante è capire cosa abbiamo sbagliato e reagire già dalla prossima partita». Lucida, al solito, anche l'analisi di De Rossi. «È un pareggio prezioso - dice il centrocampista - ma abbiamo fatto un grande passo indietro». A soddisfare è solamente il risultato: «Allo scadere ci siamo buttati tutti in avanti e siamo riusciti a pareggiare. Per questo siamo contenti, ma non può bastare. La prestazione non è stata buona». Le due gare disputate in Sicilia (con il Palermo prima, con il Catania poi) hanno mostrato ancora molti limiti della Roma. «Vincere una gara in modo eccellente come contro la Fiorentina per poi giocare altre partite sottotono non va bene. Dobbiamo trovare continuità». Il gol del pareggio, nato da un calcio d'angolo dubbio, ha sollevato le critiche del Catania. Il centrocampista prova a smorzare le polemiche. «Non ho visto bene l'azione, ma solamente l'arbitro che concedeva il corner. In campo c'era parecchio nervosismo, è normale. Era una partita importante sia per noi, sia per loro». Burdisso si mostra più soddisfatto. «In Italia il fattore campo è determinante. Abbiamo iniziato male e siamo stati costretti subito a cambiare due giocatori, ma poi abbiamo reagito con grinta e determinazione. Il pareggio - chiude l'argentino - è meritato». Anche Motta trova motivo per sorridere. «Non credo sia un passo indietro, la partita si era messa male e alla fine abbiamo pareggiato. Qui si aspettano sempre il massimo e questo è giusto, ma noi dovevamo pareggiare. Contro Palermo e Catania - dice il terzino - avrei preferito ottenere sei punti, ma per come si erano messe le cose sono due pareggi che ci soddisfano».