Quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque partite: nonostante questo a Formello regna l'ottimismo
«LaLazio può competere per lo scudetto nel giro di poco tempo - afferma il tecnico Ballardini davanti ai cronisti quasi sbigottiti - non sono necessari tanti soldi: con buone idee, programmazione, acquisti funzionali alla squadra e tanto lavoro possiamo centrare l'obiettivo: io penso di arrivare a vincere lo scudetto con la Lazio, e non penso di affermare una cosa fuori dal mondo». Frasi forti, alla vigilia di una sfida delicatissima contro il Palermo, sua ex squadra. «Ho buoni trascorsi e ottimi ricordi - afferma l'allenatore laziale - i siciliani sono persone di grande generosità, nella passata stagione abbiamo svolto un lavoro eccellente battendo ogni record: 17 vittorie, 57 punti, in serie A il Palermo non aveva mai ottenuto nulla di simile. Zamparini? Gli sarò grato a vita per avermi dato l'occasione di allenare la sua squadra, ma abbiamo visioni differenti. Verso di lui nessun rancore, solo gratitudine. Il Palermo ha cambiato pochissimo rispetto alla passata stagione, questo significa che io e il mio staff abbiamo compiuto un lavoro importante che il club ha riconosciuto. E la stessa cosa è accaduta a Cagliari, dove per nove undicesimi la squadra continua a essere quella che avevo disegnato io». Per la sfida odierna l'allenatore laziale proverà a cambiare qualcosa, tenendo a riposo Matuzalem in vista del confronto decisivo in Europa League in programma giovedì prossimo a Sofia contro il Levski. Sarà 4-4-2 in fase di non possesso palla, che si trasformerà in un 4-3-3 in fase offensiva con Foggia che andrà ad allinearsi a Cruz e Zarate. Dall'infermeria arrivano buone notizie per Ballardini: Diakitè ha recuperato: giocherà accanto a Cribari. Sugli esterni ci saranno Lichtsteiner e Radu, schierato sulla sinistra al posto dello squalificato Kolarov. «Ho parlato con il ragazzo dopo l'espulsione di mercoledì sera - annuncia l'allenatore - lui è un grandissimo giocatore, ma se vuole diventare un campione deve imparare a controllare il suo istinto». A centrocampo, con Dabo e Baronio, ci sarà Mauri. Probabile l'esclusione di Matuzalem, anche se è difficile pensare a una rinuncia del genere: l'allenatore deciderà solo in extremis. «Contro il Palermo ci aspetta una sfida difficilissima - ammette Ballardini - loro sono una grande squadra, noi dobbiamo andare al di là della stanchezza. Inutile sprecare energie mentali pensando alle sconfitte precedenti: c'è solo il Palermo, ora contano soltanto i nostri avversari, il nostro lavoro e i prossimi novanta minuti. Il calendario è pieno di impegni - confessa il tecnico romagnolo - il vero problema non è tanto la stanchezza, quanto il fatto che i preparatori, al di là della gestione settimanale, non riescono a far lavorare la squadra a livello atletico. E questo ci danneggia, non ci consente di crescere, non ci consente di effettuare un lavoro di forza e resistenza. La prossima sosta di campionato ci aiuterà, ma il rammarico è quello di non riuscire a lavorare come vorremmo».