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«E adesso facci un regalo a Catania»

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LaRoma continua il viaggio nelle «due Sicilie» e fa tappa a Catania. Una città che ricorda lo scudetto sfumato all'ultima giornata due anni fa e la batosta pre-natalizia della passata stagione. Due sfide accompagnate da tanta, troppa tensione fuori e dentro il campo. Ranieri porta in dote al «Massimino» i sette punti conquistati in tre gare e i segnali incoraggianti di una Roma in crescita. «Mi aspetto una grossa prova di carattere, ma anche di intelligenza tattica. Voglio giocatori mentalmente pronti ad una partita come questa» dice il tecnico testaccino che continua a battere sugli stessi tasti: carattere e compattezza. Ma ancora non si fida dei suoi e arriva ad ammettere che «al momento il Catania è più squadra di noi. Si aiutano l'uno con l'altro e ci renderanno la vita difficile». La Roma si presenta in Sicilia con la peggior difesa del campionato: 11 gol al passivo in cinque partite, ai quali ne vanno aggiunti otto incassati nelle cinque sfide giocate finora in Europa League. «Dobbiamo cercare - prosegue il tecnico - di non prendere gol, non solo per una partita ma per tante consecutive. Solo allora comincerò a vedere i frutti del mio lavoro». In attacco le cose funzionano già. Ranieri punta ancora sul momento magico di Totti che celebrerà il suo 33° compleanno con la presenza numero 550 in giallorosso. «Io non posso regalargli niente, spero lo faccia lui un regalo a me, a noi, alla Roma. I giocatori vanno utilizzati quando sono in forma, poi nel momento in cui sarò costretto a farlo rifiatare spero che il sostituto sia pronto e stia meglio di lui». Chi non sta bene è Taddei, rimasto a Roma per un problema al tendine insieme a Baptista, Cicinho, Tonetto e Artur. Ancora a casa per scelta tecnica Andreolli, Mexes c'è ma va verso una nuova esclusione. «Si sta allenando bene, non so se giocherà. Lo vedo che si applica, ma le cose non si fanno dall'oggi al domani però sta reagendo bene». Motta dovrebbe essere preferito a Cassetti, a centrocampo rientra Perrotta.

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