Della Valle lascia: senza fiducia mi tiro indietro
Ringrazia e se ne va. O almeno, fa un passo indietro. Andrea Della Valle lascia dopo cinque anni la presidenza della Fiorentina, restando comunque, almeno per ora, nella società viola. Quella annunciata alla fine del consiglio di amministrazione straordinario di ieri è stata forse una decisione dolorosa, di certo attesa già da qualche tempo: «Non c'è più la necessaria condivisione del nostro progetto». È lo stesso patron della Tod's a spiegare le «sue» motivazioni in una lettera aperta ai tifosi messa online dalla società. Innanzitutto l'ex presidente fa capire che il legame con Firenze non è più quello di un tempo: «Sentire mancare la fiducia mi ha portato a questa pausa di riflessione nella gestione diretta del club». Rispetto al passato ci sono in ballo la questione della Cittadella Viola, progetto da 300 milioni di euro a cui i Della Valle legano l'invocata crescita auto-finanziata della Fiorentina e il «sì» condizionato - e controverso - del sindaco Matteo Renzi. Una fiducia venuta meno proprio dalla piazza: risalgono a questa estate le contestazioni di una parte della tifoseria viola per la campagna acquisti. Celebre lo striscione durante Fiorentina-Sporting Lisbona che, senza giri di parole, diceva: «Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio» e riportato alla proprietà quella sera non allo stadio. Andrea Della Valle resta in società ma non esclude nulla: «Se c'è qualcun altro si faccia avanti ora e, se darà le necessarie garanzie, siamo pronti a farci da parte e consegnargli in mano la società se questo è ciò che serve». Tutto, sempre, per «il bene della Fiorentina». A poche ore dalle dimissioni, intanto, è nato un gruppo su Facebook per ringraziare l'ex presidente (alle 21 di ieri si toccavano già i 1.835 membri). Ai fratelli Della Valle il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani ha anche proposto la cittadinanza onoraria.