Lazio, un punto d'oro

CATANIA Un punto basta per schiodarsi dal fondo della classifica, ma non per evitare i fischi dalle curve a fine partita e qualche coro contro Atzori. Al Catania non è sufficiente la migliore prestazione di questo avvio di stagione per ottenere la prima vittoria in campionato. La Lazio, non particolarmente brillante dopo le fatiche di coppa, fa sfoggio, nella ripresa, di quel cinismo che agli etnei manca portando a casa un punto che le permette di rimettersi in marcia dopo la sconfitta interna con la Juventus e quella inattesa contro gli austriaci del Salisburgo. Un pareggio che la Lazio non centrava dall'1-1 contro il Torino dello scorso febbraio: da allora 8 vittorie e nove sconfitte. I rossazzurri, più tonici e quadrati delle precedenti uscite, spingono a più riprese dopo il pari ospite, ma pagano un pizzico di sfortuna e qualche errore sotto porta. Una girata alta di Zarate e un tiro di Foggia respinto da Andujar certificano l'avvio spigliato della Lazio. Il Catania non può permettersi di stare a guardare e al primo vero affondo passa in vantaggio. È l'ispirato Martinez a duettare con Morimoto prima di scoccare un destro che s'infila all'incrocio dei pali. I biancocelesti ci riprovano con una conclusione dalla distanza di Baronio, ma nonostante i guizzi del vivace Foggia non riescono a trovare varchi nel dispositivo difensivo etneo, ben registrato da Carboni, filtro prezioso davanti alla linea arretrata. Prima che si vada negli spogliatoi, i rossazzurri hanno una buona occasione per raddoppiare, ma Delvecchio, ben liberato sulla destra da Martinez, spreca un ottimo pallone con un tiro-cross che non trova nè la porta nè Morimoto, appostato a centro area. Nella ripresa Ballardini aumenta il peso offensivo rimpiazzando Meghni con Cruz e passando al 4-3-3. Il centravanti potrebbe andare a segno dopo soli sei minuti, quando un traversone basso di Kolarov lo trova libero di calciare nell'area piccola: palla fuori d'un soffio. Il gol dell'argentino arriva poco più tardi, grazie un pallone ben lavorato sulla destra da Foggia, autore di un preciso cross, corretto di testa in porta dal nuovo entrato. Dalle tribune i tifosi rumoreggiano e il Catania reagisce costruendo tre chiare occasioni da gol in pochi minuti: prima un destro di Potenza sibila vicino al palo dopo una deviazione laziale in mischia, poi Martinez colpisce il palo con un tiro a botta sicura sugli sviluppi di una punizione di Capuano, quindi è Morimoto, ben imbeccato da una volata di Martinez, a vedere la propria girata respinta in scivolata da Lichtsteiner con Muslera ormai fuori causa. Atzori passa al 4-2-3-1 rilevando Delvecchio con Ricchiuti e lasciando Carboni e Biagianti in mediana, Ballardini replica infoltendo il centrocampo con Perpetuini al posto di Foggia. Gli etnei insistono, ma le conclusioni di Mascara e Morimoto sono fuori bersaglio e il forcing finale non produce effetti.