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Il Genoa cade a Verona contro un grande Chievo

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Adaffossare la squadra di Gasperini, spumeggiante in Europa qualche giorno fa, è un'altra provinciale, il Chievo, che si mette i panni da grande e chiude la pratica con un 3-1 senza storia. Dopo soli 6' gli uomini di Gasperini erano già sotto di due reti. Rigoni pesca Bogdani, Biava lo strattona, Rocchi non se ne ravvede, l'assistente alla sua destra sì e lo aiuta nel fischiare il penalty. Marcolini non lascia scampo ad Amelia. Il Genoa pare essere rimasto nello spogliatoio, arriva sempre dopo, sulle seconde palle è in ritardo cronico; la conseguenza è il raddoppio del Chievo. Pellissier recupera una di queste seconde palle, la smista per Luciano sul cui traversone l'incertezza tra Bocchetti e Amelia è evidente e per Bogdani è un gioco da ragazzi battere per la seconda volta il portiere del Genoa. È un uno-due micidiale, il Genoa non cambia passo, il Chievo si aggrappa ad una determinazione spietata e ad un'accorta disposizione tattica. Nella ripresa Floccari su rigore prova a riaprire la gara chiusa poco dopo da Pellisier. E nel finale Sorrentino para anche un altro rigore a Floccari.

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