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I punti in avvio fondamentali per l'autostima

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Èpossibile che a me – veronese – venga facile ricordare l'esempio del Verona che ha vinto il suo unico scudetto nel 1984-85. Quel Verona, di Osvaldo Bagnoli ma anche di Preben Elkjar, nelle prime quattro giornate conquistò sette punti, grazie a tre vittorie ed un pareggio (la formula dei tre punti a vittoria è stata introdotta solo dieci anni dopo, nel 1994-95). Ebbene sono convinto che se i gialloblu nelle prime giornate di punti anziché 7 ne avessero conquistati 4 alla fine non ne avrebbero avuti 40 anziché 43 (più 3 sul Torino, secondo classificato) ma qualcuno di meno. Insomma grazie a quella partenza bruciante il Verona riuscì a vincere quell'unico storico scudetto. Questo per parlare di autostima, quella che se non ce l'hai per conto tuo, ti viene dai risultati ed è inutile ricordare che la Roma di quest'anno di autostima ne ha molto poca. Le ragioni probabilmente stanno fuori dal campo di gioco dove finora sono andati più o meno gli stessi giocatori della stagione precedente. Non si può pensare che la squadra si sia indebolita per la sostituzione di Panucci con Burdisso, tanto meno che pesi l'assenza di Aquilani che nel campionato scorso aveva totalizzato quattrodici presenze, solo otto del primo minuto. Tra le due piccole varianti probabilmente conta di più quella di Aquilani perché ci porta, appunto, fuori dal campo, perché ci obbliga ad analizzare le potenzialità della società. In altre parole questa Roma non è più debole di quella dell'anno scorso ma è convinta di esserlo e sa che difficilmente potrà ricevere rinforzi durante la prossima sessione di gennaio riservata al calcio mercato. Il problema, soprattutto psicologico, non è solo dei giocatori ma riguarda tutto l'ambiente, giornalistico e radiofonico. In altre parole, c'è attorno alla squadra, un clima di pessimismo che sul piano tecnico non sarebbe giustificato. E' anche vero che una eventuale – e non impossibile – vittoria sulla Fiorentina potrebbe migliorare la situazione ma l'impressione è che non ci sia attorno e dentro la squadra molta fiducia. Le ragioni di questo pessimismo si trovano nelle notizie e nelle vicende che hanno caratterizzato i presunti e poco credibili tentativi di vendita del club ed un po' anche nel cambio dell'allenatore, che a mio parere non ha modificato tecnicamente la situazione ma psicologicamente l'ha sicuramente peggiorata. Questo è quanto mi suggerisce l'avvio del campionato e della stagione. Potrei essere smentito già oggi ma le premesse non sono incoraggianti per il prosieguo della stagione dei giallorossi.

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