Illusione Lazio
Dagli epurati dell'anno scorso ai dissidenti anche se poco più di un mese fa è arrivata la vittoria storica di Pechino. Un trofeo che ha impreziosito la bacheca ma che ha forse illuso la società. E, invece, il campo sta presentando il conto di errori evidenti mascherati dalle prime fortunose vittorie. Intendiamoci, la base è buona, Lotito per tantissimi aspetti sta lavorando bene, però sembra quasi che nel momento in cui riesce a centrare un obiettivo prestigioso (era stato lo stesso quando due anni fa la Lazio era entrata in Champions League) pecchi di presunzione pensando che non ci sia bisogno di migliorare la squadra. E così i ko contro Juventus e Salisburgo hanno riportato sulla terra i sognatori di obiettivi impossibili senza investimenti importanti. Oltretutto la condizione fisica precaria di alcuni giocatori ha fatto emergere nei finali di partita in fotocopia i preoccupanti limiti strutturali di una squadra costruita con tanti giocatori in posti sbagliati e pochi di qualità in quelli fondamentali. Sarà un problema di condizione fisica e di dispendio di energie previsto dal gioco di Ballardini ma il dato certo è che la Lazio cala sempre negli ultimi minuti di queste prime gare. La grana dei dissidenti non è stata risolta e alla lunga rischia di influenzare negativamente il lavoro di Ballardini oltre che la vita in comune a Formello. Senza considerare il prevedibile danno economico che il club potrebbe avere dagli ormai certi ricorsi al Collegio arbitrale della Lega. Ma Lotito spera che sia solo questione di fortuna. Anche ieri il presidente ha ribadito il suo punto di vista: «Contro il Salisburgo abbiamo fatto due autogol di fatto, anche il presidente della squadra austriaca mi ha detto "siamo stati fortunati". Poi gli errori li fanno tutti ma quelli della Lazio vengono amplificati. Sono cose che capitano, chiunque abbia visto la prestazione con la Juve può dire che Lazio non meritava di perdere. Il problema di fondo è che queste cose capitano anche alle grandi squadre, e la Lazio è una grande squadra. Fin qui le abbiamo vinte tutte e ora perse due, immeritatamente». Una visione condivisibile solo in parte perché non si possono tralasciare i campanelli d'allarme che sono suonati negli ultimi 180 minuti. Nel calcio la fortuna fa parte del gioco, nel bene e nel male però bisogna avere la lucidità per individuare i problemi e non accantonarli per poi ritrovarsi nei guai. Domani a Catania la risposta della squadra: i tifosi si aspettano una reazione immediata, altrimenti sarà più difficile sognare traguardi di un certo livello.