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Lazio, un suicidio

Pasquale Foggia della Lazio

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Harakiri Lazio. Passa in vantaggio con Foggia poi si fa rimontare e battere da un modesto Salisburgo. È amara l'Europa biancoceleste, in pieno recupero Janko colpisce al cuore la banda di Ballardini dopo un clamoroso errore di Cribari e mette tutto in salita il cammino nell'ex Coppa Uefa. Ormai il bluff è scoperto: la rosa è mal assortita e senza i dissidenti è pure troppo vulnerabile. Si parte col fischio dell'arbitro francese Ennjimi affiancato, da due assistenti, due giudici di porta e il quarto uomo, anzi il sesto. Insomma più che una partita di calcio sembra un'ammucchiata di giudici. Il sospetto che l'inizio sia stato posticipato alle 21.05 per dare tempo ai giocatori di stringere la mano a tutti gli arbitri, è quantomai reale. Tant'è, ci sono solo quindicimila spettatori per la prima nel girone di Europa League della Lazio che si apre con la nuova musica scelta dall'Uefa più vicina alle note di una sagra di paese che a quelle magiche della Champions. La banda di Ballardini parte lenta, si aggrappa alle invenzioni di Zarate. Il Salisburgo risponde con un atteggiamento prudente e Janko isolato in avanti pronto a far salire la squadra. Ma sono proprio gli austriaci a partire meglio tanto da impegnare Bizzarri con un diagonale di Leitgeb. Al 25' la prima replica laziale: Cruz spara da dentro l'area di rigore, il portiere Gustafsson respinge a fatica.   Il gioco però non decolla, Matuzalem e Dabo non sono ispirati, Lichtsteiner gira a vuoto. A metà primo tempo Cribari sfiora l'autorete ma Bizzarri evita la beffa. Solo Zarate cerca di accendere la luce ma predica nel deserto. Il Salisburgo esce dal guscio e reclama (giustamente) un rigore per fallo di Baronio su Janko: la folla di arbitri non si accorge della scorrettezza per fortuna della Lazio e fa proseguire il gioco. Si chiude senza acuti un primo tempo da dimenticare con Ballardini costretto a correre ai ripari negli spogliatoi per rianimare la sua squadra. Tocca subito a Foggia al posto dello spento Dabo con Meghni che arretra la sua posizione sulla mediana. La Lazio si scuote e subito Foggia devasta la fascia sinistra austriaca. In tre minuti, prima il neo entrato sbaglia di destro, poi Zarate e Cruz falliscono il diagonale da ottima posizione ma è un'altra partita. Lo stesso Foggia sblocca al 15': Matu ruba palla, il folletto napoletano fa secco il portiere austriaco da quaranta metri. Lazio in vantaggio e subito Ballardini inserisce Mauri ed Eliseu per Cruz e Meghni. Errore imperdonabile perché la squadra biancoceleste arretra troppo, si distrae e subisce il pari in mischia con un tap-in di Schiemer. Poi il suicidio di Cribari sfruttato da Janko manda in orbita il Salisburgo.

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