Finisce senza reti la supersfida Inter-Barcellona
MILANO - Soffrendo, stringendo i denti, sbattendosi da pazzi in difesa e venendo graziati un paio di volte dai fenomeni Ibra-Messi l'Inter, pur giocando tra le mura amiche, porta a casa uno 0 a 0 che vale molto contro una squadra super, che già alla prima uscita in Europa ha fatto vedere perché ha vinto tutto e rimane la squadra da battere. Da subito. Passa un minuto e Leo Messi impegna a terra Julio Cesar. L'Inter è in grande difficoltà, all'ottavo Ibrahimovic imbeccato tutto solo davanti a Julio Cesar si mangia il vantaggio immediato calciando malamente d'esterno destro a lato. E due. Clamorose le occasioni per il Barca, coi nerazzurri che dietro soffrono terribilmente, lasciando spazi enormi e rischiando ancora con un Lucio quasi sempre fuori posizione. È una forte sbandata quella iniziale, ma l'Inter riesce a uscirne. Manca Cambiasso e si sente, così come Stankovic. Muntari ci mette l'impegno di sempre, ma tecnicamente non c'entra niente. Almeno però fa un gran pressing a centrocampo, come tutta l'Inter, che assesta la difesa e spera nel colpo di genio dei due campioni che ha davanti. Di tiri in porta però ne arriva uno solo, con Milito, e non troppo pericoloso. Di là invece Keita si mangia a sua volta un gol, al 41', dopo che Xavi e Dani Alves gli avevano spalancato la porta interista. Poi cambia tutto, perché è sì vero che nella ripresa il primo tiro è di Sneijder, fuori di pochissimo. Poi però è solo Barcellona, perché i nerazzurri nel primo tempo hanno speso tantissimo per non lasciar ragionare quei supercervelli calcistici che si chiamano Xavi, Messi, Henry e compagnia. Si gioca quasi sempre negli ultimi trenta metri di campo interista, con Eto'o e Milito pronti a scattare in contropiede e tutti a correre dietro a quei giocolieri vestiti con la sgargiante maglia da trasferta del Barcellona. L'occasione ci sarebbe anche, ma il Milito imbeccato da Eto'o al 65' è già cotto dai tantissimi scatti e dai chilometri percorsi, e perde l'attimo. Quello che comunque non riesce a cogliere neanche il prossimo pallone d'oro Messi, solo pochi minuti dopo davanti alla porta di Julio Cesar. Nonostante la costante spinta blaugrana l'Inter si difende con ordine, e tutto sommato contro questi fenomeni un pari gli sta più che bene. Perché il potenziale della squadra di Guardiola è impressionante, così notevole da far ben presto dimenticare alla curva i malumori nei confronti del grande ex Ibrahimovic, che a parte le bordate di fischi quando ha provato il tiro e un paio di striscioni ha ricevuto un'accoglienza più che soft, nella sua San Siro. La sua sfida con Eto'o è finita pari, come quella tra le due squadre. Anche se comunque vada è solo il primo round.