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Leonardo spegne la stella cadente di Ronaldinho

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Tantapioggia, sull'Europa del calcio all'esordio della Champions League: ma non di gol, ci vuole quasi mezz'ora per vederne due, ne verrà qualche altro, da segnalare la qualità delle firme, da Cristiano Ronaldo a Raul, al doppio Grafite, all'eterno Superpippo. A Torino, la sfida tutta «napoletana» tra Ciro Ferrara e Blanc, conferma la buona qualità dei francesi, non clamorose le occasioni, ma è di Buffon l'immediata prodezza a impedire un avvio tutto in salita. Tiago un po' avulso dal gioco. Ripresa quasi tutta juventina, vanificato però il gol di Iaquinta da un tocco ravvicinato di Plasil, forse in fuorigioco. Belle parate di Buffon, ma tante occasioni bianconere, senza fortuna, in testa al girone vola il Bayern, livellato a Tel Aviv il Maccabi. A Marsiglia, dove Galliani ha accuratamente verificato l'impianto di illuminazione, Leonardo ha intanto spento la stella (cadente) di Ronaldinho, pensando bene a pararsi le parti molli. Se non altro, diverso ritmo, diversa velocità, fortunato Pippo Inzaghi, stavolta il suo gol, in fuorigioco, ha l'aiuto di un guardalinee distratto. Calo nella ripresa, ma dopo il pari di Heinze è ancora Inzaghi micidiale in area, a firmare un trionfo pesante. Altre otto partite per completare il primo turno, di un altro pianeta la sfida di San Siro tra Inter e Barcellona o, se si vuole essere riduttivi, tra Eto'o e Ibrahimovic. A rompere la monotonia di un calendario all'insegna degli squilibri. Dai meno accentuati, come la visita della Fiorentina alla Gerlande di Lione, padroni di casa rigenerati, ma viola capaci di imprese nel singolo episodio; o come il quasi derby dell'ex Unione Sovietica tra la Dinamo Kiev di Shevchenko e i tartari del Rubin Kazan. Aggiungiamoci la trasferta dell'AZ Alkmaar al Pireo, condizioni ambientali rognose, mentre l'Arsenal merita comunque la preferenza nel confronto di Liegi con lo Standard. Pronostico quasi a senso unico per il Liverpool con la matricola Debrecen, ritorno di fiamma della disssolta Ungheria, per lo Stoccarda, qualche impaccio in più contro i Rangers vecchi clienti della Champions, e soprattutto per il Siviglia alle prese con la più recente sorpresa romena, l'Unirea Urziceni, tra i tanti sconosciuti da citare forse il portoghese Semedo. Per tornare al centro della ribalta illuminata, non è detto sia stata una disgrazia per l'Inter la collocazione nel gruppo dei campioni in carica, se non altro saranno accuratamente evitate, da Mourinho e dai suoi, le leggerezze che costarono carissime nella passata stagione, costringendo i milanesi allo sfortunato spareggio con il Manchester United. Tantissime le stelle in campo a racccogliere gli applausi, anche se il tifo di casa non sarà tenerissimo con Ibra: sbagliando, perché almeno due scudetti regalati meritano comunque un grazie. La macchina da gol catalana ha tante risorse, fondamentale il recupero di Andres Iniesta, il livello dello scontro è da spettacolo pirotecnico, poi magari ci sarà grande attenzione da tutte e due le parti, in attesa di più agevoli compitini da sbrigare.

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