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Briatore nell'angolo, la Renault è pronta a sacrificarlo

Flavio Briatore

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E se le accuse di Piquet jr dovessero essere validate, il nome del capro espiatorio è già segnato: Flavio Briatore. Già all'indomani del Gp di Monza si era diffusa una voce secondo la quale la Renault si stava muovendo per cercare un sostituto del manager italiano. Sarebbero stati contattati l'ex pilota campione del mondo Alain Prost e il boss del team Art di Gp2, Frederic Vasseur. Ma ieri al puzzle si è aggiunta un'altra tessera importante. La Fia ha promesso l'immunità a Pat Symonds, direttore tecnico della Renault, se dovesse fornire particolari utili a definire meglio quanto accaduto il 28 settembre 2008. Symonds, allo scoppio dello scandalo, confermò di aver partecipato a una riunione pregara con Briatore e Piquet jr, ma disse che l'idea del finto incidente era stata suggerita dal pilota brasiliano. Versione poi ritrattata nei giorni successivi. Con l'immunità promessa a Piquet jr e Symonds per favorire le loro confessioni, l'unico che si avvicina alla «resa dei conti» di Parigi senza alcuna garanzia è proprio Briatore, che la Renault sarebbe pronta a sacrificare per evitare pesanti sanzioni che potrebbero arrivare alla radiazione della Formula Uno. Briatore pagherebbe soprattutto il ruolo da protagonista nella guerra che ha opposto Fota e Fia per i nuovi regolamenti. A chiedere la sua testa alla casa francese, infatti, sarebbe stato proprio Mosley. E dicevano che non contava più nulla...

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