Roma, vittoria scacciacrisi
SIENA - La Roma deve toccare il fondo per ricordarsi di essere una squadra da vertice. I primi tre punti del campionato arrivano a Siena, al termine di una gara che stava certificando la crisi irreversibile. Una boccata d'ossigeno vitale per Ranieri, che al suo esordio sulla panchina giallorossa sbaglia le mosse iniziali, ma ha l'umiltà di tornare in corsa al modulo di Spalletti: la mossa con cui la Roma si ritrova e acciuffa una vittoria fondamentale. Carattere e «tigna», sono questi gli ingredienti del successo giallorosso. Per il resto c'è tanto da lavorare. La difesa fa ancora acqua, troppi uomini appaiono scarichi e rigettano le prime «cure» di Ranieri che alla vigilia aveva assicurato di non volere stravolgere la squadra. E invece la mentalità offensiva di Spalletti viene messa inizialmente da parte con una formazione super-difensiva: 4-4-1-1, Totti solo davanti, Pizarro è il più avanzato dei cinque centrocampisti. Gli esterni: Perrotta a destra e Taddei a sinistra. Anche i terzini vengono scelti all'insegna della prudenza: dentro Cassetti e Burdisso. Più che una formazione abbottonata, è una coperta di lana per una Roma malata. Ma l'effetto è sedativo. Dopo 16 minuti in cui non succede nulla arriva il primo cambio: Brighi si fa male, al suo posto c'è Baptista che si sistema dietro Totti, mentre Pizarro arretra accanto a De Rossi. Per il brasiliano è l'esordio stagionale, nazionale a parte ovviamente. La partita va avanti senza sussulti fino al vantaggio improvviso dei toscani. Errore di Taddei a centrocampo, lancio di Calaiò per Maccarone che trova davanti un Mexes in formato birillo e fa secco Julio Sergio in tutta comodità. La reazione della Roma? Non pervenuta. Gli unici due spaventi per Curci nel primo tempo sono le punizioni di Totti e Baptista deviate. Nella ripresa cambiano gli uomini e le posizioni: 4-2-3-1 con Taddei e Baptista esterni e Perrotta trequartista alle spalle di Totti. Ma la Roma fatica ancora ad impensierire un Siena sistemato bene da Giampaolo. I 300 romanisti presenti si fanno sentire: «Ranieri metti una punta». Un grido di speranza raccolto dal tecnico che inserisce Vucinic per lo spento Baptista dopo che Juan aveva chiesto il cambio con Riise. Ecco la scossa. Proprio dal montenegrino arriva il primo vero tiro in porta della Roma ma l'ex giallorosso Curci si supera. Quindi il pareggio: cross di Pizarro, sponda di Totti per Mexes che chiude gli occhi e trova l'angolo con un bel destro di controbalzo. È un'altra Roma. Anche il capitano si sveglia e fa espellere Codrea. Poi nel finale si procura la punizione che porta alla vittoria: ci pensa lo specialista Riise con un sinistro potente e preciso a far felice Ranieri. Che a partire da giovedì a Basilea dovrà avere le idee più chiare.