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Il Genoa travolge il Napoli

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Colpi di scena a Marassi per il posticipo della terza giornata. Il Genoa vince 4-1 in rimonta e raggiunge Sampdoria e Juventus in testa alla classifica a punteggio pieno, il Napoli sbaglia tutto e naufraga, mentre Tagliavento pasticcia e compensa. Il derby dell'amicizia è molto teso, per il Genoa vuol dire Europa, per il Napoli maturità e fine di quel digiuno in trasferta lungo 11 mesi. Macchè. Si parte con una inspiegabile rivoluzione azzurra. Pazienza e Pià dall'inizio per Lavezzi e Gargano in panchina. Gasperini invece si affida al tridente con Floccari, al rientro dopo l'infortunio, Sculli e Mesto, quest'ultimo spostato da destra a sinistra dopo l'espulsione, decisamente eccessiva, di Criscito al 29' p.t. Tagliavento sbandiera cartellini gialli, il patratac è nell'aria anche perché Contini è in confusione, a centrocampo non c'è un incontrista, Cigarini non detta i passaggi, e le alternative in attacco, vedi Pià, sono inesistenti. Al 42' gli ospiti sfruttano la superiorità numerica e vanno in vantaggio con Hamsik, un gol bello quanto inutile. Donadoni non legge la partita e subisce il ritorno degli avversari. Al 50' Campagnaro fa fallo su Sculli lanciato a rete, viene espulso per somma di ammonizione e Floccari realizza il rigore (51'). Nella ripresa è coraggio e show genoano. Gli uomini di Gasperini schiantano il Napoli: al 10' Mesto dalla distanza infila alla sinistra De Sanctis, a seguire Crespo (30') e Kharja su rigore al 43'. Per il Napoli è buio pesto.

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