Arbitro+Juve e Lazio va ko
La Lazio si ferma sul più bello, lotta contro la Juve, gioca per un'ora alla pari con una delle favorite per lo scudetto ma si arrende nel finale. La squadra di Ferrara passa, stavolta senza grandi meriti all'Olimpico, bissando il successo contro la Roma grazie a un gol fortunoso di Caceres e al sigillo di Trezeguet. I biancocelesti pagano le assenze, qualche errore d'esperienza e un arbitro che nei momenti decisivi ha scelto sempre bianconero. Ballardini deve fare a meno dell'attacco titolare: mancano gli infortunati Rocchi e Zarate oltre al dissidente Pandev. Se si aggiungono Brocchi e Ledesma sono cinque titolari dell'ultima stagione fuori gioco. Sull'altro fronte Juve con Trezeguet e senza Del Piero rimasto a Torino a curarsi in vista dell'esordio di martedì in Champions League. Cannavaro va in panchina a favore di Legrottaglie. Fischia il giovane Gervasoni davanti a sessantamila spettatori con larga rappresentanza bianconera. Dieci minuti di studio e poi Trezeguet scalda i guanti di Muslera con un destraccio da venti metri. Nel giro di trenta secondi il portiere biancoceleste, prima respinge un tiro cross velenoso di Camoranesi, poi è bravissimo in uscita bassa su Trezeguet. Tant'è, la banda di Ballardini reagisce e costruisce il primo pericolo: punizione di Baronio, Chiellini cintura Mauri in area ma Gervasoni nega il rigore. Pochi secondi e Kolarov sfonda a sinistra e impegna Buffon in angolo. La partita è bellissima. la Juve attacca in massa, i biancocelesti pungono con ripartenze manovrate. A centrocampo Melo e Marchisio dominano ma i laziali non arretrano e rispondono colpo su colpo. Baronio cerca di sorprendere Buffon sempre su punizione, il numero della nazionale risponde di piedi. Intorno al 35' Diego chiede il cambio per un problema muscolare, Ferrara aspetta qualche minuto poi la sostituzione è inevitabile: finisce 0-0 la sfida Zarate-Diego. Al posto del brasiliano (deludente e probabilmente costretto a saltare anche la Champions martedì), c'è spazio per Giovinco. Minuto 46', mischione in area, contatto tra Cruz e Legrottaglie, tap-in di Mauri che manda in rete. L'Olimpico esulta, Gervasoni gela i laziali e annulla (aveva fischiato prima del gol un presunto ma inesistente fallo dell'argentino). Lotito dalla tribuna urla «vergognati», i giocatori protestano, si va negli spogliatoi a calmare i bollenti spiriti. Si riparte con gli stessi uomini che hanno chiuso il primo tempo e il pubblico in polemica con l'arbitro un po' troppo tenero con i juventini (gialli risparmiati a Chiellini e Camoranesi). Ballardini cambia fascia a Foggia, la Lazio si ritrova meglio e si presenta più spesso dalle parti di Buffon. Proprio il folletto napoletano serve l'assist giusto a Cruz ma Legrottaglie salva in angolo. Ferrara capisce gli stenti dei suoi e cambia uno spento Camoranesi con Tiago e si affida a Trezeguet che, però, sbaglia sotto porta dopo la più bella azione della partita dopo un triangolo Marchisio-Giovinco. Un campanello d'allarme che annuncia la svolta a favore della Juve. Al 27' la svolta, una punizione micidiale per la Lazio: Caceres colpisce al cuore con un destro da dentro l'area dopo un rimpallo fortunoso. Muslera è a terra, dentro Simone Inzaghi al posto dello stanchissimo Dabo e anche Eliseu per Foggia. Ma non c'è più tempo, la Juve vola in vetta a punteggio pieno e fa festa anche col raddoppio di Trezeguet, la Lazio perde la migliore partita giocata finora in campionato.