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Roma, stadio Sensi all'Aurelia

Lo stadio Olimpico

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Si chiamerà stadio Franco Sensi, avrà cinquantacinquemila posti e sarà la nuova casa della Roma. Altri dettagli emergono dal progetto che mercoledì la Sensi ha consegnato al vice presidente della Regione Lazio e assessore all'urbanistica Esterino Montino. Nessun plastico, ma solo un progetto molto dettagliato e una serie di planimetrie che hanno di fatto prospettato come dovrà essere il nuovo stadio giallorosso che nascerà al chilometro undicesimo dell'Aurelia: in una zona di quasi aperta campagna e quindi non sottoposto a patricolari vincoli ambientali (non si tratta di terreni di proprietà del costruttorre romano Scarpellini ma dell'Azienda Agricola ex Maselli). Sarà la nuova «casa della Roma», un impianto sul modello di quelli inglesi con tanto di negozi tutti rigorosamente marchiati Roma. Il costo finale dovrebbe aggirarsi tra 300 e 400 milioni di euro. Nessun megastore quindi all'interno, ma punti vendita del merchandising giallorosso che saranno ovviamente attorniati da molti punti «ristoro». E quindi bar, ristoranti, ma non ci sarà, come trapelato in un primo momento, un centro commerciale all'interno di uno stadio: modello americano tanto per intenderci. Sarà invece un impianto moderno, ipertecnologico, ovviamente senza la pista per l'atletica (vedi Olimpico, ndr), con tribune molto verticali in grado di ospitare 55mila posti a sedere: tutti coperti come le nuovi leggi sull'impiantistica sportiva impongono. Ma non è finita, perché il progetto prevede anche circa tremila unità abitative per un totale di 3/400 mila metri cubi. E da ieri è partito lo studio di fattibilità perché nella zona attorno verrà modificata, o meglio creata ex-novo, la viabilità e dovranno essere ideate una serie di infrastrutture in grado di ospitare un impianto del genere. Un primo passo servirà a capire la congruenza del progetto con l'attuale piano paesaggistico e con lo sviluppo urbanistico previsto in questa zona della città e che non dovrebbe rappresentare un problema. La Roma ieri ha annunciato la presentazione ufficiale del progetto con una conferenza, che in un primo momento era programmata per martedì 22 settembre, ma verrà molto probabilmente anticipata nella prossima settimana proprio a causa delle indiscrezioni uscite sui giornali. Sarà comunque a Trigoria alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. E ieri, le due massime istituzioni dela città, sono tornate sull'argomento stadio. «Dopo un lavoro compiuto silenziosamente insieme all'As Roma - ha detto Alemanno - la settimana prossima saremo in grado, insieme alla Regione Lazio e alla stessa società, di presentare il progetto del nuovo stadio: un'idea funzionale e vincente. Abbiamo fatto le verifiche urbanistiche e preliminari con la sovrintendenza - ha proseguito il sindaco - e si tratta di un progetto fattibile. La zona? Sarà quella di Boccea e la settimana prossima daremo maggiori dettagli sul progetto». Sulla stessa lunghezza d'onde il commento di Marrazzo. «La Roma avrà il suo stadio - ha detto - con un grande lavoro in collaborazione tra le istituzioni e la società, la prossima settimana potremo presentare un progetto molto importante.Un impianto che metterà la squadra nella condizione di usufruire di una struttura paragonabile a quella di altri grandi club europei. Sarà la nuova casa giallorossa e di decine di migliaia di tifosi». I prossimi passi non avranno tempi brevissimi. Dopo lo studio di fattibilità, si passerà all'approvazione che richiederà sei mesi. Solo dopo potrà iniziare la costruzione che richiederà comunque tre anni.

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