Impresa in rimonta, Pennetta ai quarti
Finalmente una gioia, e molto grande perché vittorie come quella ottenuta l'altra sera da Flavia Pennetta sulla russa Zvonareva ci compensano per tante delusioni patite da queste parti da quando, nel 1990, Linda Ferrando ha sconfitto, giocando serve-and-volley, Monica Seles. L'Open degli Stati Uniti è stato il meno generoso, per motivi che vanno dalla superficie alla mentalità, con i nostri tennisti. Con l'aiuto della terra battuta Corrado Barazzutti vi ha conquistato una semifinale, il nostro miglior risultato, nel 1977, Adriano Panatta, con l'aiuto del servizio, vi ha giocato una indimenticabile ma sfortunata partita contro Jimmy Connors nel 1978 nell'edizione inaugurale di Flushing Meadows, probabilmente la sua migliore prestazione. Nel loro piccolo (ma mica tanto) i sei match point annullati dalla Pennetta alla russa Vera Zvonareva mi fanno ricordare gli undici cancellati da Panatta al Foro Italico contro l'australiano Kim Warwick nel 1976 e quello, storicamente ancora più importante, annullato dallo stesso Panatta contro Pavel Hutka nella storica vittoria conquistata da Adriano al Roland Garros qualche settimana dopo. I match point sono il confine tra una cocente sconfitta e una esaltante vittoria e normalmente comportano una buona dose di fortuna ma in questo caso particolare è giusto ricordare che solo uno di quei sei punti (quattro sul 6 a 5 Zvonareva ed altri due, consecutivi, nel tie-break del secondo set) è stato una concessione della Zvonareva, gli altri cinque Flavia li ha conquistati con altrettanti colpi vincenti al termine di scambi durissimi. Quasi inevitabile che quando è riuscita ad allungare la partita, Flavia abbia finito per vincere a zero il terzo set, una specie di marcia trionfale per la nostra giocatrice. Il fatto che la Pennetta avesse battuto la Zvonareva a Los Angeles tre settimane fa non l'ha aiutata perché si è visto dalle prima battute come la Zvonareva fosse determinata e pronta a difendere la propria migliore classifica (numero 7 contro il 10 di Flavia). La Zvonareva ha vinto un primo set caratterizzato da ben sei break, quattro subiti da Flavia. Nel secondo Flavia ha servito per il set sul 5 a 4, ha annullato 4 match point sul 5 a 6. Nel tie break è stata sotto 3 a 5 e 4 a 6 ma si è presa i quattro punti successivi dopo di che il terzo set è stato una mattanza. È un peccato che tra le sei delle prime otto teste di serie che si sono salvate in questa pazza edizione la più forte e la più in forma, Serena Williams, sia proprio dalla parte della Pennetta.