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Niente scherzi, vogliamo Messi in Sudafrica

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Dopodomaniad Asucion, alle ore 19, in Italia saranno già l'1 del mattino di giovedì, si gioca una partita per certi versi storica. Per le qualificazioni ai mondiali del Sudafrica del prossimo anno affronta l'Argentina di Diego Armando Maradona. È in un girone di ferro per la nazionale che fu anche di Cesare Maldini. Ma Gerardo Martino, l'argentino, la fa giocare molto bene: praticità, concretezza, e molti risultati utili. Al punto che in 15 gare di qualificazione, ha realizzato 27 punti, come il Cile e 3 in meno del Brasile di Dunga che domina il difficilissimo girone Sudamericano. Adesso, dato che l'Argentina è quarta a 22 punti, che in Sudafrica ci vanno solo le prime quattro squadre qualificate della classifica, che la quinta fa lo spareggio con la vincente dell'Oceania, ma soprattutto che Ecuador e Colombia sono a soli due punti della nazionale di Maradona, viene da chiedere un enorme favore al signor Gerardo Martino: si metta una mano sulla sua coscienza di amante del pallone e non tolga al mondo intero la possibilità di vedere Lionel Messi, di certo il più grande calciatore al Mondo in questo momento, ai prossimi campionati. Se infatti il suo Paraguay batte la nazionale di Maradona, la salita per Diego e i suoi verso il Sudafrica assomiglierà molto ad un Golgota. Diego deve sperare che l'emozione e la improvvisa celebrità tirino un brutto scherzo alla formazione del signor Gerardo Martino. Perché se il Paraguay gioca come sa e l'Argentina è quella di sabato sera a Rosario contro il Brasile, la clamorosa notizia potrebbe rimbalzare dallo stadio di Asuncion in tutto il Mondo. Certo, da qui alla fine del girone ci sono altre due partite per gli argentini: in casa col Peru e in trasferta a Montevideo, contro gli odiatissimi uruguayani. Ma se dopodomani il Paraguay non fa un favore a Diego (e a tutti i calciofili innamorati di Messi) il rischio di vedere il prossimo Pallone d'Oro disertare il mondiale sarà enorme. In attesa che Diego diventi un vero selezionatore e che l'Argentina riprenda coraggio e determinazione, non resta che affidarsi alla sensibilità eventuale di Martino che è di Rosario, la città di Messi.

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