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Fisichella: "Al sogno Ferrari ci avevo già rinunciato"

Giancarlo Fisichella alla Ferrari

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 «Avevo quasi abbandonato il sogno. Ora, invece, si è realizzato». Giancarlo Fisichella comincia l'avventura da pilota della Ferrari. Il 36enne romano, che guiderà la F60 nelle ultime 5 gare del Mondiale, è stato presentato dal Cavallino a Fiorano. Dal Gp d'Italia, in programma domenica a Monza, Fisichella si siederà nella monoposto che Felipe Massa ha lasciato dopo l'incidente nelle qualifiche del Gp d'Ungheria e che Luca Badoer ha guidato, senza raccogliere punti, nei Gp d'Europa e del Belgio. La realizzazione del sogno dopo 14 anni - «Ho iniziato la mia carriera con la Minardi nel 1996. Dopo quasi 14 anni di Formula 1, quando aveva abbandonato il sogno Ferrari, mi trovo ad essere un pilota ufficiale nel Gp di Monza. È un motivo di orgoglio, ringrazio il presidente Luca di Montezemolo che ha voltuo fare questa scelta. Sono sicuro di poter far bene, cercherò di ripagare la fiducia che la squadra ha dimostrato nei miei confronti», dice Fisichella ai microfoni di Sky Sport24. "Quasi non ci credevo" - «Il primo contatto c'è stato mercoledì scorso, un giorno prima della conferma ufficiale», dice ripercorrendo le tappe che hanno portato al "matrimonio". «Ho cominciato a sperarci davvero, ci ho pensato per tutta la notte. Quando è arrivata la conferma, quasi non ci credevo: pensavo fosse un sogno e invece, nel pomeriggio, mi sono ritrovato qui alla Ferrari - aggiunge -. Ho incontrato meccanici e ingegneri, erano tutti molto contenti di vedermi. Ho lavorato al simulatore, abbiamo tenuto una riunione, abbiamo preso le misure del sedile. Mi sembra di aver sempre corso qui». Venerdì le prove libere - L'approdo a Maranello ha fatto felice anche un tifoso eccellente del pilota romano: «Mio padre è il mio primo sostenitore. Era molto impaziente, mi chiedeva informazioni in continuazione», dice il pilota, che nel Gp del Belgio ha ottenuto uno splendido secondo posto al volante della Force India. A Monza, con la F60, bisognerà fare i conti con le aspettative del popolo ferrarista. «Sento molta pressione, che però mi darà una spinta supplementare. Mi aiuterà anche il pubblico, in tribuna ci saranno i miei parenti e i miei amici: non vedo l'ora di guidare venerdì mattina», dice pensando già alle prime prove libere. «Corro a Monza dal 1992, quando gareggiavo in Formula 3. Conosco molto bene la pista e questo mi agevola un pò. La Ferrari si aspetta che io faccia più punti possibili in queste 5 gare che mancano alla fine della stagione», conclude.  

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