Roma ad alta tensione
Alta tensione, di nuovo. Come da pronostico non è bastato il cambio di panchina per tranquillizzare la piazza romanista che ieri ha manifestato tutto il suo dissenso in una contestazione partita rumorosamente, ma conclusasi in maniera tranquilla e composta. Oltre cinquecento persone si sono assiepate ieri mattina davanti ai cancelli di un Fulvio Bernardini blindato come Fort Knox. Qualche petardo tanto per far sentire che erano arrivati, poi la contestazione che s'è sviluppata con cori e striscioni. Tutti indirizzati alla proprietà, ai dirigenti (al ds Pradè è anche stato chiesto di uscire, mentre la squadra è stata risparmiata), all'insegna di un cambio di guardia più volte sperato dai tifosi della Roma, ma che ancora non si è concretizzato. Così, mentre le banche continuano a monitorare la situazione in cerca di una soluzione che possa garantire continuità per il futuro, a Trigoria i tifosi hanno bersagliato il presidente giallorosso (già sotto Villa Pacelli era comparso nella notte uno striscione chiaro: «Rosella vattene»). I cori, alcuni dei quali molto duri, hanno palesato tutto il malessere di una tifoseria scontenta per un mercato fallimentare, una gestione al risparmio e anche per la cessione di Aquilani: venti milioni che la società non ha poi reinvestito sul mercato. «Tu alla presidenza, noi all'opposzione» è stato il leitmotiv, «via i laziali da Trigoria» e ancora «sei così incapace che con 1,1 milioni al mese non ci mangi». Insomma il clima è teso e l'arrivo di Ranieri servirà da scossa forse alla squadra, ma non ha placato finora l'ira dei tifosi che rimpiangono ancora l'ormai ex tecnico gialloroso Spalletti. Così, forse proprio in segno di apertura, la società ha aperto trattative per cercare di forzare il blocco imposto dal Comitato Analisi per la sicurezza sulle manifestazioni sportive (Casms), in vista della trasferta di Siena vietata al momento ai romanisti. La richiesta ufficiale partirà solo lunedì mattina, ma sono stati molti i contatti nelle ultime ore per verificare la fattibilità dell'operazione. Da parte della prefettura di Siena la risposta è un velato ottimismo, solo però qualora la società giallorossa si prenderà la responsabilità di organizzare dei pullman e un servizio di steward per portare i propri tifosi a Siena. Un po' quello che già succede in molti paesi esteri e che di fatto apre la strada alla contestatissima «Tessera del tifoso». Lunedì l'Osservatorio di riunirà per fare il punto della situazione e capire se c'è una via percorribile per sbloccare la trasferta di Siena dove domenica prossima partirà l'era Ranieri.