Impossibile segnare giocando così

Di sbagliato, soltanto la porta. Lippi ringrazia, perché la Georgia non ha la forza di reagire alla duplice mazzata, dopo avere a lungo sognato un colpaccio che per più di metà gara non avrebbe demeritato. Miglioramenti sensibili con gli innesti di Quagliarella e D'Agostino al posto di Rossi, evanescente, e di Marchionni, a sua volta labile presenza. Difficile distribuire note di merito, in una serata dal doppio volto, giusto sottolineare i tre miracoli di Buffon, due però a gioco fermo, il terzo sul tentativo di Criscito di emulare Kaladze. Ringraziamo e portiamo a casa, in attesa del viaggio in Irlanda, dove il Trap è già felice di avere contenuto il distacco vincendo a Cipro. Certo, qualcosa di più e di meglio si dovrà pur fare, già da mercoledì ospitando a Torino la Bulgaria, che ha tritato il Montenegro lasciandosi qualche margine di speranza, magari per lo spareggio. Senza dimenticare gli incubi del primo tempo, che pongono pesanti interrogativi. Domandarsi come mai l'Italia sia in così pesante ritardo all'appuntamento con il gol è un po' come pretendere di vincere la lotteria senza acquistare un solo biglietto. Questa la sintesi di un'ora inguardabile, meglio i georgiani che pure soffrono un bilancio stagionale terrificante, tra impegni ufficiali e amichevoli. Soltanto Mamma Rai in linea con l'abominevole spettacolo offerto sul campo, oscuramento sul satellite (dispettuccio a Sky, ma anche agli utenti che pagano), niente orologio, niente punteggio, sui commenti meglio glissare, si è scoperto che gli Azzurri scivolavano più dei rivali, ignote le ragioni. Mezza gara, insomma, senza un'occasione apprezzabile, manovra inesistente, ispirazioni individuali zero, poi Lippi chiede perché di questa squadra non frega niente a nessuno, tanto si pensa ad Amauri e perfino a Thiago Motta, alla faccia dei vivai. Poi è felicemente intervenuto lo stellone, quello con la C maiuscola.