Il fenomeno Bolt infiamma i 200 metri
Tutto esaurito a Bruxelles, 47 mila spettatori venuti per il «fenomeno», quell'Usain Bolt che non si è fatto impressionare dalla pioggerellina e dai 14 gradi ed ha infiammato gli animi degli appassionati prodigandosi in un 200 metri corso al solito molto bene e decontratto in un 19”57 (v.0.0) che è il quarto tempo di sempre sulla distanza. Il prestigioso Memorial Van Damme, ultima tappa della Golden League, ha annoverato l'ennesimo record del mondo quello della 4x1500 metri maschile keniana che con 14:36.23 ha cancellato il vecchissimo primato di 14:38.80 siglato nel 1977 dalla Germania Ovest. Sanya Richards nei 400 metri con 48.83 ha cancellato il record del meeting della tedesca Marita Koch. Asafa Powell ha pareggiato i suoi conti vincendo i 100 metri in 9.90 (v. -0.4); vano il tentativo di rimonta di Tyson Gay relegato al 2° posto con 10". Blanka Vlasic si è confermata la regina dell'alto superando l'asticella a 2 metri con la Di Martina 5ª con 1.94 mentre nella pedana dell'asta una sfrontata Isinbayeva dopo aver vinto la gara con 4.70 ha sfidato se stessa provando a salire senza successo un centimetro più alto del world record di 5.06 stabilito dalla zarina in occasione del meeting di Zurigo. Ancora una volta sotto i 2 minuti gli 800 metri di Elisa Cusma che si è piazzata quarta con 1:59.75 nella gara vinta dalla statunitense Anna Willard (1:59.14). Il Jackpot è un discorso a tre fra la Richards, la Isinbayeva e Kenenisa Bekele vincitore dei 5000 metri in 12:55.31.