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Caso Ledesma: Ballardini al bivio

Ledesma

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Lazio-Juventus, sfida al vertice: i biancocelesti hanno gli uomini contati per il match-clou della terza di campionato che li metterà di fronte alla formazione bianconera.  Dopo l'infortunio di Brocchi, e i problemi muscolari di Dabo, anche Baronio ha alzato bandiera bianca. Lunedì prossimo il regista si sottoporrà a una risonanza magnetica per valutare l'entità del danno muscolare ai flessori della coscia destra. La Dea bendata sembra quasi accanirsi contro i centrocampisti laziali mentre club e allenatore - allo stesso tempo - sono chiamati a prendere una delle decisioni più importanti dell'anno, ovvero coinvolgere o escludere dal progetto tecnico della due tra gli elementi più rappresentativi: Pandev e Ledesma. Il presidente Lotito ha già indicato Ballardini quale unico responsabile: è lui che sceglie, è lui che decide sul destino dei due calciatori messi ai margini del progetto nonostante le continue dichiarazioni di massima unità di intenti da parte di entrambi. L'attento lettore si interrogherà sul motivo per il quale venga dato peso, da parte della società, soltanto ad alcune parole - non a tutte - pronunciate dai propri tesserati. Comunque sia, per il tecnico Ballardini sarà un esame importante, di quelli che possono cambiare la stagione: prima dell'esame del campo, arriverà l'esame «politico». Inutile ribadire da quale parte sia schierata la società nella diatriba con i due giocatori, inutile evidenziare come l'allenatore sia stato caricato di un'eccessiva responsabilità. Continuando sulla stessa strada verrebbe tacciato di aziendalismo, cambiando potrebbe rompere gli equilibri dopo appena due mesi dal suo arrivo. La posizione - di per se - è molto delicata. Il tecnico, tuttavia, potrebbe avere la necessità oggettiva di tornare a convocare almeno Ledesma in una partita che potrebbe confermare la sua squadra al vertice della classifica. La Juventus è più forte, ma l'allenatore laziale ha il sacrosanto diritto di provare a batterla con tutti gli uomini che la società gli mette a disposizione: non concedergli questa possibilità significherebbe andare contro i fondamentali princìpi sportivi. Il tecnico incrocia le dita e spera. Qualora anche Baronio si dovesse fermare, mettere in campo una squadra competitiva sarebbe davvero ardua.

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