La Consob frena Sensi e Angelini
La Consob torna in campo nella vicende societarie che coinvolgono la As Roma e le voci di una possibile cessione del club giallorosso: a tutto ciò che ruota attorno, alle indiscrezioni, alle dichiarazioni a mezzo stampa, ai rumors capitolini che hanno fatto oscillare in maniera vertiginosa il titolo in Borsa nelle scorse settimane. L'organo di controllo delle società quotate ha inviato due lettere con «raccomandazioni» alle parti in causa. Da una parte l'imprenditore farmaceutico, dall'altra l'attuale proprietà che fa capo a Rosella Sensi. A Francesco Angelini, dopo l'intervista esclusiva pubblicata lo scorso 25 agosto dal Corriere dello Sport nella quale manifestava un chiaro interesse a rilevare il pacchetto di maggioranza della società (il giorno dopo il titolo schizzò a +7%), la Consob avrebbe chiesto «prudenza». Un atteggiamento cioè più attento sulle «esternazioni price sensitive» legate alla Roma. Alla Sensi è stato invece contestata la precisazione rilasciata alla Gazzetta dello Sport proprio in risposta ad Angelini, nella quale Rosella accusava l'imprenditore di aver negato il suo interesse della Roma durante un'audizione in Consob. Un richiamo, quello della Commissione guidata da Lamberto Cardia, da leggere in un'ottica di ricerca della massima trasparenza e tutela per il mercato: i documenti delle audizioni sono secretati e quindi non possono essere resi pubblici, inoltre quanto affermato dalla Sensi non sarebbe corrispondente alla realtà. Unicredit intanto è pronta a far partire la procedura di pignoramento degli asset di Italpetroli, Roma esclusa. La settimana prossima verranno spediti gli incartamenti per iniziare le operazioni che hanno comunque tempi lunghi: serviranno sei mesi per far partire il decreto ingiuntivo. L'istituto di credito spera di trovare una soluzione alternativa prima. Anche Angelini continua a lavorare per mettere le mani sulla Roma. L'imprenditore farmaceutico ieri si è riunito nuovamente con i suoi collaboratori e sono continuati i contatti, ormai giornalieri, con i vertici dell'istituto bancario. L'obiettivo è presentare al più presto un'offerta non vincolante che verrà, ovviamente, supportata da Unicredit.