Cannavaro incorona Rossi: "È lui il nostro Cassano"
«Cassano? Le porte della nazionale sono sempre aperte per tutti. Ma noi ora ce l'abbiamo un giocatore in grado di far fare all'Italia il salto di qualità: è Giuseppe Rossi». Un'investitura pesante, quella del capitano della nazionale, a poche ore dalla partita in Georgia. E al tempo stesso l'ammissione del cambio di rotta cui Lippi è stato costretto dopo la debacle della Conferations: «Siamo più indietro rispetto a quattro anni fa, inutile negarlo - l'ammissione del capitano azzurro - Lippi ora ha scelto un 4-4-2, perchè quando non sei in condizione e non hai gli uomini giusti, è inutile tentare altro. In Georgia si decide la qualificazione, e noi vogliamo andare in Sudafrica», premette Cannavaro. Finita l'era dei Totti e dei Del Piero, se l'Italia non segna da 270' un perchè ci sarà. «L'Italia ha ancora trequartisti, ma tutti sopra i trenta anni. Un ritorno di Totti? Porte aperte, ma una decisione l'aveva presa. Quello di Cassano invece è un tormentone che va avanti da anni. Lui deve giocare come sta facendo, restare tranquillo ma io punto su Giuseppe Rossi. Santon? Deve giocare per conquistare il mondiale». Pronta, naturalmente la replica di Mourinho: «Invece di parlare da allenatore dovrebbe pensare a Legrottaglie che fa la riserva nella Juve. Allora il discorso vale anche per lui». Intanto l'attaccante del Villarreal si sente pronto (è stato provato tra i titolari in coppia con Iaquinta): «Cassano e Amauri sono due grandi campioni, non mi dà fastidio che si parli di loro, anzi forse il fatto che si parli di loro mi dà una carica in più».