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Massa può tornare. Ma solo nel 2010

Felipe Massa

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Felipe Massa potrà di nuovo guidare una monoposto in Formula Uno, ma questo non accadrà presumibilmente prima del 2010. Le visite a cui il brasiliano si è sottoposto a Miami, effettuate dall'equipe del professor Olvey, hanno dato tutte esito positivo. Nell'impressionante incidente dell'Hungaroring Felipe non ha riportato danni alla vista e non sono risultati problemi neanche dai test neurometrici e dalle prove di capacità cognitiva. C'è stato quindi il via libera all'operazione che dovrà sistemare la scatola cranica del pilota nel punto in cui fu colpita dalla molla staccatasi dalla Brawn di Barrichello. Operazione che si terrà nei prossimi giorni e alla quale seguirà un breve periodo di riabilitazione. Le confortanti notizie riguardanti Massa sbloccheranno adesso la scelta del sostituto di Badoer al volante della Ferrari numero 3 nel Gran premio di Monza, il cui nome dovrebbe essere svelato oggi dalla Ferrari. Alla Rossa serve un pilota per tutte le prossime cinque gare della stagione, e questo esclude definitivamente la già improbabile conferma del collaudatore veneto. Ai nomi trapelati nei giorni scorsi si è aggiunto nelle ultime ore anche quello di Robert Kubica che, col ritiro della Bmw dal circus a partire dal 2010, non avrebbe nessun problema a rompere il contratto in essere con i tedeschi. Il polacco, inoltre, non chiederebbe neanche particolari garanzie per il 2010, visto che avrebbe già contatti ben avviati con Briatore per guidare la Renault nella prossima stagione. Ma la pista più calda resta quella legata a Giancarlo Fisichella. Ieri la Force India ha parzialmente frenato rispetto alle aperture di lunedì. A parlare è stato il patron del team Vijay Mallya, che ha smentito le dichiarazioni del direttore commerciale Ian Phillips: «Non è il nostro portavoce, non ha alcun diritto di parlare, Fisichella resterà con noi perché la Ferrari non ce lo ha mai chiesto e perché lui, come ha detto a Spa, è contento di guidare la Force India». Anche l'agente del corridore, Enrico Zanarini, ha confermato che con Maranello, al momento, non c'è stato nessun contatto, ma ha anche aggiunto che «se arriverà una proposta dal team numero uno al mondo, è ovvio che la valuteremo». Un modo velato per lasciar intendere quali siano, al di là delle dichiarazioni ufficiali, le vere ambizioni di Fisichella. In realtà, il veto opposto da Mallya sembra più che altro un espediente per far alzare l'offerta economica del Cavallino. Inoltre, esiste una clausola nel contratto che lega gli indiani al terzo pilota Vitantonio Liuzzi attraverso la quale si impone che quest'ultimo disputi almeno un Gran premio nella stagione in corso, pena il pagamento di una penale. Non navigando la Force India in acque proprio tranquille - è a rischio anche l'iscrizione per il 2010 - pare improbabile che la scuderia arancioverde voglia accollarsi altri debiti. Ennesimo fattore che potrebbe spingere Fisichella verso la Ferrari. Tramontata l'ipotesi Bourdais - correrà dal prossimo weekend nella Superleague Formula sulla Siviglia - resta in piedi, con poche probabilità, anche la pista Trulli. Nel caso dell'abruzzese, però, a Maranello dovranno fare una profonda riflessione. Jarno, che sicuramente l'anno prossimo non sarà in Toyota, vorrebbe garanzie per il futuro. Se Massa dovesse davvero tornare solo nel 2010, stando alle regole attuali non potrebbe effettuare test prima di febbraio. Troppo tardi per rendersi conto che, anche se il quadro clinico non dovesse presentare problemi, il pilota potrebbe faticare a tornare ai livelli di prima dell'incidente. In quel caso un altro pilota servirebbe eccome. Ma, nel rebus, si inserisce anche il destino di Kimi Raikkonen, in pratica già licenziato ma con un pesante contratto - 26 milioni di euro - da onorare per un altro anno. Una matassa complicatissima che oggi Maranello finalmente scioglierà.

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