Kers e gomme i segreti del trionfo di Kimi

Èvero che in partenza il mancato avvio di Barrichello, davanti a lui, gli ha spalancato un tratto di pista libero nel quale scatenare i 60 cavalli extra del suo kers. Ma è anche vero che lui è stato fenomenale nell'accorgersene mentre altri piloti sono rimasti danneggiati dall'ostacolo imprevisto. Dopodiché Kimi ha prima guidato con una lucidità e una ferocia agonistica che hanno annichilito gli avversari, incapaci di resistergli, e poi gestito il primato con concentrazione. 2) Come mai la F60 è andata così forte nonostante non montasse nulla di nuovo? Perché le gomme portate dalla Bridgestone erano le più morbide possibili e la temperatura atmosferica e dell'asfalto era abbastanza bassa. Le condizioni erano le uniche nelle quali la F60 ha un'aderenza meccanica che sopperisce alle sue carenze aerodinamiche. Sapendo che nel tratto più tortuoso del circuito ciò avrebbe permesso alla macchina di non essere superata dagli avversari neppure risultando più lenta di loro, gli ingegneri hanno puntato tutto sulla velocità massima e sul kers per superare le macchine rivali. 3) Fisichella avrebbe potuto resistere a Raikkonen? No, non con 60 cavalli meno di lui su un rettifilo lungo come la salita che segue il Radillon. Ma quali siano le sue eccezionali doti di guida quando è dell'umore giusto il romano l'ha dimostrato portando la modesta Force India prima alla pole e poi a fare gli stessi tempi sul giro della Ferrari vincitrice. 4) Cosa è successo ad Alonso? Aldilà della toccata in partenza che ha lievemente danneggiato il portamozzo anteriore della sua Renault, il problema che lo ha appiedato è forse dipeso anche dal sistema di attacco delle ruote che il team ha dovuto frettolosamente modificare dopo averne persa una a Budapest: la modifica non era probabilmente stata testata abbastanza. Una vera disdetta, perché lo spagnolo aveva una strategia basata su un solo pit-stop che, cronometro alla mano, avrebbe potuto portarlo sul podio. 5) È possibile che Alonso corra sulla Ferrari già a Monza? Nulla è impossibile, ma se io fossi il presidente della Renault - stiamo parlando di un colosso dell'industria mondiale, non di un piccolo team di F1 - e Briatore permettesse una cosa del genere... beh, come minimo lo rimanderei in esilio alle Isole Vergini. Gia. Bac.