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Julio Sergio 6 Il terzo portiere più forte del mondo - per definizione di Spalletti - diventa improvvisamente titolare nella sfida più delicata.

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Conun altro guizzo nega il gol ad Amauri, nella ripresa lo fa altre due volte. Ma sul più bello, si fa infilare ancora da Diego. Non può nulla su Melo-gol. Bravo comunque a limitare i danni. Cassetti 4.5 Parte bene, poi commette un'ingenuità clamorosa che consente a Diego di segnare lo 0-1. Non si riprende più e va costantemente in affanno. Mexes 6 Unico baluardo in una difesa debole e abbandonata a se stessa. Fa valere il fisico nei duelli con i «giganti» Amauri e Iaquinta, ma quando gli si presenta davanti Diego deve abbassare la testa anche lui. Burdisso 5.5 All'esordio da romanista all'Olimpico, meno attento rispetto a Genova. A parte un recupero su Iaquinta, non trasmette sicurezza. Riise 5.5 Rintanato nel bunker giallorosso, non affonda mai e si divide le colpe con i compagni sul secondo gol juventino. Esce per Vucinic. De Rossi 6.5 Inizia nervoso e contratto ma riesce a scaricare tutta la tensione nel destro dell'1-1. Cresce e si danna l'anima per limitare un Diego stratosferico. Taddei 5 Gioca da mezzala e fa il solletico a De Ceglie. Molle e poco ispirato, lascia il posto a Tonetto nell'intervallo. Perrotta 5.5 Schierato a sorpresa, ha il motore ancora ingolfato e non incide neanche quando passa a destra. Pizarro 5 Fatica ad entrare in partita nel ruolo di trequartista, ha il merito di battere a sorpresa la punizione che porta al gol di De Rossi. Sale di tono nella ripresa ma stavolta è senza idee. Menez 5.5 Impatto «leggero» sulla gara, finisce stretto nella morsa juventina. Più presente nel secondo tempo ma non trova mai la giocata risolutiva. Totti 5.5 Come a Genova, spreca un'occasione a tu per tu con il portiere. Anche lui fatica contro il muro Chiellini-Cannavaro e quando trova il varco giusto per il destro, il palo lo beffa. Tonetto 5.5 Deve adattarsi a un ruolo non suo. Affoga insieme ai compagni. Vucinic 6 Ridà linfa alla Roma ma è solo un'illusione. Spalletti 4 Le sue scelte non convincono. Sorprende tutti bocciando Artur e rilanciando Perrotta. Anche il modulo è inatteso: decide di «specchiarsi» con la Juve schierando il rombo. Ma la Roma così appare snaturata e finisce per consegnarsi alla Juve. Le cose vanno ancora peggio con Tonetto, quindi si affida a Vucinic, ricambia modulo, ma ormai è tardi.

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