Ferrari, finalmente prima
Una domenica così non ce la ricordavamo più. Raikkonen riporta la Ferrari al successo a quasi un anno di distanza, Fisichella guida la Force India al secondo posto cogliendo i primi punti iridati nella storia della scuderia rosso-verde. Difficile trovare un neo in una giornata del genere. L'unico, purtroppo, è rappresentato ancora una volta da Luca Badoer, nuovamente ultimo, a 45 secondi da Nakajima penultimo. Un risultato forse preventivabile dopo le qualifiche di sabato, ma che non salverà il posto al collaudatore veneto. A Monza non sarà lui a guidare la Ferrari di Massa, e guardando il podio di ieri erano in molti a sognare, con gli stessi Raikkonen e Fisichella, una doppietta Rossa sul circuito di casa. Per il momento ci si deve «accontentare» di questo successo in terra belga, un trionfo che porta la firma inequivocabile di Kimi Raikkonen. Campione è soprattutto chi riesce a cogliere al volo le occasioni, tante o poche che siano, che il destino gli riserva. Ieri, per la prima volta nel 2009, la Ferrari aveva una chance di vittoria. Il finlandese non se l'è lasciata sfuggire, capitalizzando al massimo tutto il potenziale di questa bistrattata F60 che, ironia della sorte, ha cominciato ad andar forte da quando a Maranello hanno smesso di svilupparla pensando già alla monoposto del 2010. Ma, soprattutto, Raikkonen ha sfruttato in maniera sopraffina il controverso kers, che gli ha permesso di guadagnare già al via quattro posizioni. Poche curve dopo un maxi-incidente ha eliminato dalla gara Hamilton, Button, Alguersari e Grosjean, imponendo l'ingresso in pista della Safety Car. A quel punto Raikkonen si è riavvicinato al battistrada Fisichella e, quando la gara è ripartita, l'ha subito infilato in accelerazione. Per il resto della corsa il finlandese ha controllato con sapienza accarezzando le curve velocissime di Spa, circuito di straordinaria bellezza che, copione già visto, Ecclestone potrebbe far fuori dal 2012 per le difficoltà economiche degli organizzatori. Il secondo posto di Fisichella vale almeno quanto il successo di Kimi. Erano in tanti a pensare che l'exploit di sabato fosse merito di un serbatoio particolarmente scarico. Invece il romano si è fermato per entrambi i pit stop nello stesso giro del finlandese, e ha girato per tutta la gara sugli stessi tempi di Raikkonen. La differenza, come detto, l'ha fatta il kers. Resta il rammarico per Trulli, protagonista di una cattiva partenza in cui si è anche toccato con Heidfeld compromettendo una gara chiusasi mestamente col ritiro. E anche per Fernando Alonso, che scegliendo una strategia con una sosta sola era risalito fino al terzo posto, salvo poi doversi fermare per un problema a una gomma. Ci sarebbe poi da parlare della lotta per il titolo, con Button sempre più in crisi e nessuno dei rivali diretti capace di approfittarne sul serio (Vettel terzo, Barrichello settimo, Webber nono). Ma, in una domenica del genere, perché rovinarsi la bocca?