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Buffon 5 Si fa sorprendere dal siluro di De Rossi, il riscatto arriva contro l'amico Totti.

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Grygera6 Non ha un avversario diretto sul suo lato, si alterna in copertura su Menez, Perrotta e Riise. Tiene la posizione, senza strafare. Cannavaro 6.5 Gioca d'esperienza e conta i passi, con Chiellini a fianco corre pochi rischi. Chiellini 7 Leader del reparto, non sbaglia un intervento e nel finale chiude ogni spazio anche quando passa a sinistra. Muro. De Ceglie 6.5 Più propositivo rispetto a Grygera, annulla senza sforzarsi troppo Taddei e quando parte fa male a Cassetti. Felipe Melo 7 «Pilone» davanti alla difesa, usa spesso le cattive maniere ed è l'uomo che garantisce gli equilibri. Nel finale tira fuori dal cilindro un grande gol. Tiago 6.5 Gioca tanti palloni e appare in netta crescita rispetto alle prime anonime stagioni in bianconero. Ammonito per un'entrataccia su Menez. Marchisio 6 Ha di fronte Perrotta, pensa più a contenere che a costruire. Nella ripresa si fa male, al suo posto entra Camoranesi. Diego 8 Un marziano scende sull'Olimpico. Per due volte la Roma gli lascia le praterie davanti e lui la castiga. Ringrazia Cassetti e dimostra tutto il suo repertorio nel gol del vantaggio. Replica nella ripresa mandando in estasi il popolo juventino che scopre un nuovo idolo. Amauri 6 Compare nella partita con un colpo di testa parato da Julio Sergio e un diagonale che colpisce il palo. Nella ripresa gli capita il pallone del nuovo sorpasso ma si fa ancora fermare dal suo connazionale che lo stoppa altre due volte. Pericolo costante e spirito da combattente. Iaquinta 5.5 Vince il ballottaggio con Del Piero ma alla fine si farà apprezzare solo per l'assist dell'1-2 a Diego. Stavolta non graffia la Roma, sua vittima preferita. Camoranesi 6 Dà più dinamismo al centrocampo juventino che mantiene sempre il sopravvento. Ferrara 7 Supera il primo esame da scudetto e vince il duello con Spalletti e quello a distanza con l'altro esordiente di lusso Leonardo. Ha il coraggio e la bravura di vincere ancora senza Del Piero. Inizialmente risparmia Camoranesi e manda in campo una Juve più compatta e molto fisica, che prende in mano la partita e la conduce in porto meritatamente. Promosso.

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