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Pole dell'italiano a Spa. Trulli secondo completa la festa azzurra Raikkonen sesto, Badoer ancora ultimo a un passo dall'addio

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.Badoer ultimo su Ferrari. Bastano poche righe per capire che c'è qualcosa di sbagliato nei ruoli che i piloti italiani si apprestano a recitare oggi, a partire dalle 14, sul circuito di Spa in Belgio. Un tracciato che tutti gli addetti ai lavori considerano l'università della Formula Uno e che ieri, nelle qualifiche della sestultima prova del campionato, ha laureato due piloti italiani dal talento indiscusso ma che, per strane traiettorie del destino, non hanno mai guidato una monoposto che permettesse loro di ambire a grandi traguardi. Ebbene, dopo le qualifiche di ieri, qualcosa nel beffardo destino di Fisichella e Trulli potrebbe cambiare. L'occasione è propizia, il momento quasi profetico. Tra due settimane c'è il Gp d'Italia, a Monza. Badoer difficilmente sarà confermato al volante della Rossa. Ieri non ha rimediato i distacchi abissali di Valencia, è vero, ma l'obiettivo dichiarato era entrare almeno nel Q2 e l'ultimo posto suona invece come un addio anticipato. Le scuse non bastano più. Il collaudatore se l'è presa prima col traffico in pista, poi, nell'ultimo tentativo utile, è finito in testacoda. Ecco dunque che la monoposto di Massa potrebbe essere affidata proprio a uno dei due mattatori di ieri, con Fisichella leggermente in vantaggio. Lo sognano i tifosi, ma lo imporrebbe anche la semplice necessità di difendere il terzo posto nella classifica costruttori. Sì, perché Raikkonen, anche quello visto ieri, non può fare tutto da solo. Il finlandese continua a comportarsi egregiamente: ha centrato un sesto posto che, considerati i piloti che lo precedono, tutti con tattiche «leggere», lo mette in condizione di pensare finanche al successo. Qualche chance in più probabilmente c'è l'ha Barrichello, quarto in griglia alle spalle di Heidfeld su una rediviva Bmw. Proprio in ottica mondiale, il brasiliano ha un'occasione d'oro per rosicchiare altri punti al compagno di squadra Button che ieri non è riuscito neanche a entrare nel Q3 finendo 14°. L'inglese è in chiara crisi, ed è sorprendente l'incapacità della Red Bull, ottava con Vettel e nona con Webber, di approfittarne. Per il resto, le qualifiche di Spa hanno fatto registrare un passo indietro delle McLaren (Hamilton 12°, Kovalainen 15°) e l'ennesima giornata amara per Fernando Alonso, solo tredicesimo. Non il modo migliore per avvicinarsi a Monza, quando potrebbe essere annunciato il suo ingaggio in Ferrari. Una Ferrari che, oltre a dover scegliere un pilota per l'immediato futuro, non smette di pensare al 2010: «Se dovesse passare la linea delle tre monoposto per i grandi team - ha detto Domenicali - per l'anno prossimo tornerebbe in gioco anche Schumacher».

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