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la Zarina è tornata

Yelena Isinbayeva

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Tutti attendevano lui, Usain Bolt, l'uomo più veloce del mondo che non ha deluso aggiudicandosi, nonostante la brutta partenza, la gara dei 100 metri in un «normale» 9"81 davanti al connazionale Asafa Powell (9"88) e all'americano Darvis Patton terzo in 9"95. A distanza di neanche un'ora, il tricampione iridato ha corso l'ultima frazione della 4x100 superando nel finale lo statunitense Spearmon e regalando così la vittoria alla Giamaica in 37"70. Ma stavolta chi ha toccato il cielo con un dito è stata Yelena Isinbayeva, la grande sconfitta dei mondiali berlinesi che nella quinta tappa della Golden League di Zurigo, è tornata ad essere la zarina del salto con l'asta vincendo con 5.06, nuovo record del mondo migliorato di un centimetro dopo quello dei Giochi olimpici di Pechino. Stavolta la russa non si è lasciata ingannare cominciando la sua avventura a 4.71, ed ha duellato fino a 4.76 con la neo campionessa mondiale Anna Rogowska. Poi dopo aver superato 4.81 ed essersi assicurata la vittoria, Yelena è andata all'attacco del suo 27esimo record del mondo (15 all'aperto e 12 indoor) e così resta in corsa (insieme a Kenenisa Bekele e Sanya Richards) per il jackpot da un milione di dollari in lingotti d'oro, che sarà assegnato a chi riuscirà a vincere tutte le sei tappe della Golden League. Anche Bekele continua a stupire. L'etiope ha vinto i 5.000 metri con la migliore prestazione del 2009 (12'52"32) precedendo il keniano Edwin Cheruiyot Soi (12'55"03) e lo statunitense Dathan Ritzenheim (12'56"27). Stesso discorso per Sanya Richards che ha spinto nei 400 vinti in 48"94, miglior prestazione mondiale dell'anno battendo la connazionale Allyson Felix (49"83) e la giamaicana Shericka Williams (50"40). La velocista Kerron Stewart si è invece piazzata seconda alle spalle della sorprendente Carmelita Jeter nei 100 metri (11"03 contro 10"86) e quindi ha perso il treno milionario. Spettacolo nei 400 con LaShawn Merritt bravo ad imporsi in 44"21, davanti a Wariner (44"62) e al trinidegno Renny Quow (44"77). Infine nell'alto vinto da Blanka Vlasic con 2.01, l'azzurra Antonietta Di Martino non è andata oltre un modesto quinto posto con 1.94, stessa misura della tedesca Ariane Friedrich, argento a Berlino mentre Fabrizio Schembri è giunto sesto nel triplo (16.54) che ha visto l'affermazione del portoghese Nelson Evora (17.38).

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