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Prove tecniche per la Juve Lazio, è facile

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Tornal'Europa League, che fino allo scorso anno si chiamava Coppa Uefa e aveva già contraddetto clamorosamente il suo ruolo privilegiato, pochi intimi sanno che l'ultima edizione è andata agli ucraini dello Shaktar. Percorso dunque obbligato per le due romane, anche se la qualificazione sembra già archiviata. Pesa meno sulle risorse atletiche della Lazio, questo impegno di metà settimana, i tre gol rifilati agli svedesi dell'Elfsborg la mettono al sicuro, nonostante il fastidio del sintetico, scelta che il clima nordico talvolta impone. Del resto, non dovrebbe dannarsi più di tanto il Genoa per controllare le velleità di rimonta dei danesi dell'Odense. La Roma riesce sempre a regalare qualche brivido in più, dopo avere rianimato gli avversari slovacchi che erano già alla canna del gas, anche se il pari, blindato dai tre gol segnati in trasferta, è abbastanza confortante. Certo, non sarà più quel galoppo di allenamento che il parziale di Kosice aveva lasciato intravedere, anche perché i bizzarri umori della terza linea romanista qualche piccolo allarme riescono puntualmente a produrlo. La testa, però, sarà inevitabilmente rivolta al pomeriggio di domenica, quando all'Olimpico scenderà la Juventus, che potrebbe anche trovare ulteriori motivi di esaltazione dal risultato del derby milanese della vigilia. Prevedibile per questa sera un avvicendamento, se non un corposo turnover, magari soltanto per non rischiare uno di quegli infortuni imprevisti che tanto hanno complicato il cammino della passata stagione. Mentre sul fronte societario non si registrano movimenti apprezzabili, se la presidenza continua a insistere sull'intento di pubblicità gratuita da parte di Francesco Angelini, ormai ogni commento su questa patetica lagna è superfluo. Spalletti, che sabato scorso aveva parlato di navigazione a vista, nella conferfenza stampa di ieri ha detto che la sua Roma è costretta a barcamenarsi. Sembrano segnali chiarissimi: la nave giallorossa lotta con i flutti impetuosi dell'alto mare.

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