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Burdisso: "Alla Roma per vincere"

La presentazione del neo-romanista Nicolas Andres Burdisso (Foto Gmt)

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A Trigoria è di nuovo tempo di parole. Quelle del nuovo arrivato Burdisso, primo acquisto della Roma che parla dopo aver già esordito in giallorosso. L'argentino arrivato in extremis per tappare le troppe falle lasciate aperte dal «mercato che non c'è», non lesina parole pesanti come «scudetto». Termine ormai desueto all'interno del Fulvio Bernardini. Racconta di un impatto positivo che lo ha caricato e messo in condizione di pensare positivo. «L'impatto con Roma è stato bellissimo, perché questa è una società bellissima per fare calcio e un gruppo che gioca un calcio bellissimo». Che idea si è fatto delle possibilità di questa Roma? «È una squadra che non è dietro a nessuno, può lottare per vincere».   Non penserà mica allo scudetto? «Sì, sicuramente. Ci sono tanti campioni, due calciatori per ruolo, un grande allenatore, una grande tifoseria. È una Roma che deve lottare per vincere». E l'Inter dove la mette? «Resta la squadra da battere perché vince da 4 anni lo scudetto. Ci sono altre squadre forti come la Roma, la Juve, il Milan, ma l'Inter è quella da battere». Come si è lasciato con i nerazzurri? «Bene e sono molto felice di stare qui. Avevo deciso di venire qui perché lo volevo. Al di la di tutto questo avevo un bel rapporto con tutti nell'Inter e ringrazio la gente nerazzurra, non posso parlare male di nessuno ma ora voglio restare a Roma a lungo. Ho iniziato questa nuova esperienza e devo essere preparato sempre, quando si vince e anche quando le cose non vanno bene». È arrivato in momento dove il reparto non è esattamente tutte rose e fiori. «Parlo solo per l'ultima partita e difensivamente, al di là dei 3 gol presi, abbiamo giocato una buona gara. Ci hanno fatto tre gol in momenti in cui avevamo perso la concentrazione e in questo si può migliorare». E lei può dare un contributo anche da esterno visto che il rientro dei «titolari» Juan e Mexes è imminente. «Questo bisogna chiederlo al mister. Io ho parlato domenica con Spalletti e ho detto di esser pronto quando e dove lui ha bisogno: per il bene della squadra. L'ho fatto per tanto tempo all'Inter, l'ho fatto in Argentina e ormai è una mia caratteristica». Qui ha trovato Totti e De Rossi, molte volte suoi rivali in passato. «È sempre stato un piacere giocare contro di loro e adesso è un piacere giocare con loro». Spalletti che impressione le ha fatto? «Positiva. Siamo stati insieme solo due giorni e non posso dire tanto: è un allenatore che tutti conoscono e che fa giocare bene le squadre. Mi hanno parlato bene di lui i miei ex compagni all'Inter e sono curioso di scoprirlo». E la squadra? «È un gruppo diverso dall'Inter, più italiano. E mi farà tanto bene». Mancini, ha detto che a Milano si respira un calcio diverso. «Tutti gli allenatori fanno calcio diverso, la Roma gioca diversamente dall'Inter, un calcio più bello da vedere. L'Inter faceva calcio più effettivo, ma sono gli allenatori e i calciatori che fanno così. La Roma fa un bel calcio anche per vincere».  

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