La stecca dell'Inter conferma Lazio e l'alibi della Roma
Anchese già il prossimo turno propone un test terribile, contro quel Milan che tra le prime scelte è stato il solo a convincere realmente, visti gli stenti della Juve contro il Chievo. Leonardo parte, rispetto ad Ancelotti che non sta rimpiangendo l'addio, con la certezza di avere finalmente un duo centrale di difesa ad alto livello, come da tempo non capitava, il Nesta ritrovato e Thiago Silva, già autoritario protagonista. L'attesa conferma della Lazio arriva attraverso qualche comprensibile disagio, imposto forse più dall'euforia per lo splendido impatto con la nuova stagione che da un comunque comprensibile tributo alla fatica. Ma la felice partenza incoraggia il lavoro di Ballardini, che nonostante i problemi dell'organico, soprattutto in uscita, ha dimostrato di saper trovare intelligenti soluzioni in corsa. Lecito che il tifoso sia indotto a sognare traguardi per ora non definibili, ma sicuramente ambiziosi, Verona potrebbe già offrire sostanziosa conferma. Buona impressione dal Parma, colpo sfiorato a Udine e dalla Samp di quel Delneri che a Roma aveva ricevuto poco elegante, e poco furbo, trattamento. Ma anche dal Napoli, il tributo pagato al «fattore C» del Palermo e alle distrazioni di Rosetti è stato veramente eccessivo. Encomiabile la misura nelle recriminazioni, che in altri tempi avrebbero prodotto riflessi dannosi. Non sfugge invece alla tentazione delle geremiadi la Roma, strano che professionisti collaudati parlino ancora di «ultimo uomo», ignorando il regolamento, e che ironizzino con il termine «alto», con il quale Morganti indicava chiaramente la zona del campo nella quale Biava aveva fermato Menez. Ma il premio per la migliore battuta dell'anno spetta al buon Pizarro: «La società - ha detto - dovrebbe farsi sentire». E la voce, a chi dovrebbe appartenere, visto che a Genova la dirigenza romanista brillava ancora una volta per la sua latitanza? Gli alibi fanno sempre comodo, quando si sbaglia in campo e fuori, evitiamo almeno di farci compatire.