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L'Inter inciampa sul Bari

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MILANOHa pareggiato rischiando seriamente nel finale di perdere la prima in casa contro la neopromossa Bari, tradita proprio dai due big arrivati dal mercato estivo: Lucio in difesa ed Eto'o in attacco. Mourinho lo sa, non fa drammi ma tira comunque le orecchie alla sua Inter. «Dopo un pari in casa non devo pensare alla mancanza di un trequartista o di Cambiasso – spiega -. Mi aspettavo di più dalla mia squadra, avevamo la qualità per vincere ma non abbiamo giocato bene: non cerco alibi, ma ci mancano lavoro e automatismi». E soprattutto è mancato il vice Ibra, quello che, rigore trasformato a parte, non è riuscito a colpire nonostante le due grandi occasioni regalategli dagli assist di un Milito già in forma e decisamente ispirato. L'unico dei nerazzurri, a ben vedere. Per il resto ritmo piuttosto basso e meno fisicità rispetto al metro e novanta di Ibrahimovic: due fattori che almeno per ora complicano la via della rete all'Inter contro un'avversaria che pur non creando gioco, se non in contropiede, ha comunque tenuto bene il campo, chiudendo gli spazi senza troppi affanni. Gillet è stato decisivo già ad inizio gara, sventando il bel triangolo Eto'o-Milito, poi ci hanno pensato i due attaccanti a graziarlo: alla mezz'ora con l'argentino che manda alto un bell'assist di Vieira, e dopo il rigore da lui stesso trasformato per un fallo davvero ingenuo di Bonucci su Milito con Eto'o che spedisce a lato un'altra gran giocata dell'ex numero 10 del Genoa. Non bastano i tre cambi di modulo in corsa di Mou né un Quaresma meno peggio dell'anno scorso ma sempre inconcludente, ci vogliono anzi il solito Julio Cesar decisivo e l'egoismo suicida di Rivas in contropiede per evitare una sconfitta che avrebbe avuto del clamoroso, ma non troppo. Tra cinque giorni c'è il derby: sembra incredibile ma dopo un pre-campionato che ha detto tutt'altro l'Inter rischia già di andare a -5 dai cugini, e non solo, dopo due sole partite in stagione.

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