Al Marassi va in onda un film già visto
Che peccato, ma se incassi tre gol a partita è difficile andare lontano e pensare a una stagione di gloria. Peccato, perché la Roma di Marassi è stata molto meglio di quanto ci si potesse aspettare facendo una media di quello che s'era visto finora. Anche senza otto giocatori, dei quali almeno sei titolari, la squadra di Spalletti tiene botta all'ottimo Genoa di Gasperini che picchia duro sin dall'inizio. Buoni i segnali arrivati da Menez che sembra aver trovato il passo giusto per potersi ritagliare uno spazio in questa Roma: con la palla tra i piedi fa ciò che vuole. Così come da Cassetti che ritrova il suo posto da titolare sulla fascia e dimostra di aver passo e voglia giusta. In chiaroscuro capitan Totti: prima fatica a trovare spazio, grazie anche al «nuovo» permissivismo imposto da Collina ai suoi uomini, poi segna un gol molto difficile da attaccante vero, ma non chiude i conti quando De Rossi gli serve su un piatto d'argento la possibilità di mettere ko i padroni di casa. Poi, come sempre accade in questo gioco, gli errori si pagano. E non è un caso se le note negative della serata giallorossa sono, purtroppo, sempre le stesse. Un reparto difensivo che pur non commettendo errori clamorosi, fa ancora acqua e incassa anche stavolta tre gol: dal Genoa senza Milito e Motta. Bene infine Burdisso (tra i migliori in difesa) arrivato in extremis a tappare la falla lasciata aperta dal «mercato che non c'è». Non sbaglia nulla e sulle palle alte è un'ira di Dio... ma la Roma ha rimediato altri tre «fischi»: qualcosa vorrà pur dire. O no!?