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Un torneo folle ma questo passa il convento

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Certonon meno impegnativa, considerata la mole di lavoro che l'assurda formula imporrà da qui alla primavera, compreso l'attuale turno di ritorno a cavallo della prime due giornate. La Roma ha accantonato a suon di gol la pratica belga, rischiando soltanto qualche osso delle gambe, neanche il secondo confronto sembra particolarmente complesso, contro una formazione slovacca non di prima schiera. Allarmano relativamente le insidie ambientali, si gioca di pomeriggio quindi il viaggio di ritorno non dovrebbe pesare sulla trasferta di Genova, comunque durissima anche per la forzata rinuncia al duo titolare di difesa. Spalletti riproporrà il modulo con Menez sulla tre quarti, la speranza è che si manifesti una continuità finora rimasta chimerica. A casa Julio Baptista, non si vuole rischiare di attenuare l'entusiamo di qualche acquirente impegnato a sua volta in Europa, ma insomma c'è aria di partenza, certo non si sente incoraggiato Spalletti, che spera di irrobustire l'organico, Pradè aspetta, povero figlio, i prestiti gratis o qualche regalo improbabile. La Lazio è invece al suo primo appuntamento con questa Europa League. Ballardini, romagnolo come il suo predecessore, attende di vedere sfoltita una rosa mastodontica, ma ha già lasciato capire di non avere mai creduto realmente a una soluzione del problema dei dissidenti, le due parti non rinunciano a far squillare le rispettive trombe di battaglia.Nonostante tutto, gli svedesi dell'Elfsborg non dovrebbero allarmare i reduci da un'estate esaltante: hanno battuto, da outsiders, i portoghesi del Braga, certamente sono molto più avanti come tono atletico. Tecnicamente, però, il confronto non sembra proponibile, obbligato intravedere un giovedì aperto ai sorrisi sulle due spende del Tevere.

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