Cambio di guardia nel tennis maschile, solo Murray resiste
L'Opendel Canada, che precede il torneo di Cincinnati, iniziato ieri, ha proposto una eccezionale regolarità di risultati fino ai quarti di finale per i quali si sono qualificati (prima volta nella storia recente del tennis) i primi otto giocatori del mondo. Dopo di che si è verificata una mezza rivoluzione dove si è salvato il solo Andy Murray, che ha respinto l'attacco di Davydenko. Sono invece cadute le teste (di serie) coronate di Roger Federer (n.1), di Rafael Nadal (n.2) e di Novak Djokoivic (n.4). Federer, appena celebrato da quasi tutta la stampa «miglior tennista di ogni tempo» ha smarrito un vantaggio di 5 a 1 nel terzo set contro la miglior riedizione di Yannick Noak prodotta dal tennis francese, JoWilfried Tsonga. Meno sorprendente la sconfitta di Rafa Nadal, che rientrava dopo due mesi di sosta. Ha tenuto bene un set contro quella furia di Juan Martin Del Potro prima di arrendersi nel secondo. Addirittura prevedibile la sconfitta di Djokovic contro Roddick, più allenato e più pronto di lui. In semifinale Murray ha confermato, battendo Tsonga, di essere quello che ha superato meglio l'estate, Roddick invece ha perso in volata con Del Potro che in finale ha giocato alla pari per due set contro Murray ma ha vinto soltanto uno dei due tie-break, quello del primo set. Nessuna bocciatura, Del Potro sarà protagonista del grande tennis. Murray sta sfruttando una maggiore solidità atletica e nervosa, oggi sembra il più forte ma con minimi margini su Federer, Nadal e Roddick che si dividono (chiedendo scusa al computer) il secondo posto. Dopo il black out di Montreal, si riaffacciano due italiani nel Masters di Cincinnati. Seppi dovrebbe battere Hernych prima di affrontare Nadal, Bolelli ha un avversario possibile nel tedesco Petzschner, poi il vincitore di Berbich-Gonzalez.