Le mani sul titolo
Valentino Rossi allunga le mani sul mondiale MotoGP 2009: vince nel gran premio della Repubblica Ceca, il compagno di squadra (Lorenzo) cade a 5 giri dalla fine, ed il pesare porta a 50 i punti di vantaggio sullo spagnolo. Secondo Pedrosa, terzo Toni Elias che vince il duello per il podio contro i nostri Dovizioso e Capirossi. Al via Rossi e Pedrosa sono i più veloci, ma Lorenzo fa presto a ricucire lo strappo, il duo Yamaha è velocissimo ed in poche tornate si libera di Pedrosa, che concluderà con un ritardo di 11 secondi. Le Yamaha procedono appaiate fino a 6 tornate dalla fine quando Lorenzo sferra l’attacco a Rossi. Il pesarese attende un giro, e nella medesima curva si infila all’interno del compagno di squadra che sbaglia traiettoria e finisce gambe all’aria. Tanti anni sono passati, ben 13, da quando il piccolo Valentino vinse il suo primo gran premio del mondiale proprio sulla pista di Brno, da allora è stato un crescendo fatto di 8 titoli mondiali e 102 vittorie in carrieraànumeri da fenomeno. La vittoria di Rossi pesa come un macigno sul mondiale e sul morale degli avversari, Rossi lo sa bene e nel giro d’onore ha festeggiato a lungo, consapevole di aver scritto un altro capitolo di storia. «Sono contentissimo – è raggiante Valentino – quello di Brno era un appuntamento chiave per il campionato», Rossi analizza l’intero fine settimana. «Lorenzo è stato veloce sin dal venerdì, noi invece abbiamo risolto i nostri problemi solo domenica mattina. Sapevo sarebbe stato aggressivo ed ho cercato di scappare via, ma quando a metà gara mi è arrivato dietro, ho tirato un lungo respiro e mi sono preparato all’ennesima lotta all’ultima frenata. Sono contento del risultato , ma è un peccato che sia caduto, ci saremmo divertiti». Freddo il commento di Lorenzo. «Dopo una brutta partenza ho dovuto faticare per portarmi avanti, peccato per come sia finita, alla prossima gara ci riproverò». Sesta posizione per Hayden con la prima delle Ducati davanti a Edwards, De Angelis e Toseland. 12° Canepa, davanti a Talmacsi ultimo per una classifica che vede «soli» 13 piloti al traguardo, pochi per la «classe regina» sempre più povera di partenti e bisognosa di correttivi (soprattutto economici) per favorire un adeguato numero di partecipanti. Sfortunato Melandri tamponato all’ultima curva da Mika Kallio, che ha inspiegabilmente centrato il ravennate autore di un’ottima gara con la «ex Kawasaki». Prossimo appuntamento il 30 agosto per il Gp d’Indianapolis.