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Roma a benzina verde

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Luciano Spalletti

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Una Roma formato giovani, senza molti titolari, si impone senza troppa fatica sul campo del Grosseto. A decidere la partita sono Cassetti e Taddei che, con un gol per tempo, confezionano il 2-0 sui padroni di casa. Spalletti, alle prese con undici defezioni (Doni, Cicinho, Motta, Andreolli, Juan, Mexes, Riise, Perrotta, Vucinic, Baptista, Totti) abbandona di nuovo (era già successo contro il Gent) il modulo provato a Riscone di Brunico e si affida al collaudato 4-2-3-1. «Il 4-4-2 tornerò farlo quando ci sarà una punta di ruolo a disposizione» spiega il tecnico. Buona, nel complesso, la prova dell'inedita coppia di difesa, quella composta da Cassetti e Faty. Ancora meglio fanno Cerci e Guberti sulle corsie laterali di centrocampo. Le note più liete arrivano da Menez, schierato da trequartista dietro Okaka, e finalmente volenteroso. Tanti gli spunti di classe mostrati dal francese: non sarà il caso di toglierlo dal mercato? Secondo De Rossi sì. «È il campione con più talento con cui ho giocato insieme a Cassano» dice il centrocampista a fine partita. Insomma, senza Totti non è la stessa Roma, ma qualcosa sta crescendo alle spalle del capitano giallorosso che nel pomeriggio di ieri si è recato a Villa Stuart per degli accertamenti. La risonanza magnetica ha evidenziato un «sovraccarico» al tendine del quadricipite, sopra il ginocchio destro. «Nulla di grave», dicono Spalletti e i medici, ma la situazione andrà monitorata con attenzione. Nei prossimi giorni Totti si dedicherà esclusivamente a sedute di fisioterapia. Lunedì verranno effettuati nuovi accertamenti. La presenza del capitano per l'impegno di Europa League in programma il 20 agosto contro il Kosice è a serio rischio. La speranza è di ritrovare almeno Baptista (tornato in campo mercoledì con il Brasile) e Vucinic. Okaka, infatti, non può bastare. Il «carrarmato» di Spalletti, ieri in campo solamente nella prima parte di gara, continua a non convincere. Non a caso, nella ripresa, Spalletti gli preferisce «addirittura» Esposito. Entrano anche Brighi, per Pizarro, e Taddei, per Cerci. Faty, invece, viene restituito al ruolo di centrocampo, con De Rossi arretrato sulla linea di difesa. «Posso giocare in quel ruolo magari per allungarmi la carriera» spiega il diretto interessato. Il tecnico del Grosseto cambia tutti gli effettivi. La partita scade inevitabilmente di tono. Esposito, poco prima della mezzora, sbaglia in maniera grossolana la conclusione a pochi metri dalla porta. Poco dopo, però, arriva il raddoppio della Roma. Taddei sceglie bene il tempo dell'inserimento in area e raccoglie un cross rasoterra confezionato da Pit (entrato da pochi minuti al posto di Guberti). È il gol che chiude virtualmente il match. Spalletti è soddisfatto della prova dei giovani. «Abbiamo dei ragazzi interessanti - dice il tecnico - l'importante ora è non chiedere loro lo scudetto ma di giocare e divertirsi. Solo così potremmo fare buone cose. Menez l'ho fatto giocare nel suo ruolo e si vede che lì si esprime meglio». Poi un avvertimento alla società: «Servono quattro centrali di ruolo in difesa». Quindi non basta solo Burdisso se poi partirà Andreolli. Giovedì prossimo i giallorossi faranno visita agli slovacchi del Kosice per l'andata del primo turno di Europa League (fischio d'inizio alle ore 16.30 vista la scarsa illuminazione dello stadio degli slovacchi). Tra dieci giorni, invece, è fissata la data del debutto in campionato a Genova. Dopo un'estate trascorsa ad «ammirare» soprattutto i giovani, bisognerà pensare a ritrovare buona parte dei titolari. A cominciare da capitan Totti.

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