Lotito: "La Lazio non è un taxi"
Il braccio di ferro continua, senza tregua: da una parte il presidente Lotito che, forte del risultato ottenuto a Pechino, continua a sbattere la porta in faccia a Pandev, Ledesma e De Silvestri, dall'altra i procuratori dei calciatori che, esclusi per motivi «tecnici» dalla società, iniziano a valutare concretamente azioni legali contro la stessa. Ieri il presidente della Lazio è tornato nuovamente sulla vicenda, aprendo virtualmente la porta ai tre giocatori, ma fissando i paletti per farli rientrare nel proprio recinto. Ieri, intanto, Ledesma si è allenato a parte con Crialesi. De Silvestri e Pandev erano in nazionale. Il mancato inserimento nella lista Uefa non è stato una sorpresa, almeno per Ledesma come testimonia il suo procuratore D'Ippolito: «C'era da aspettarselo, Cristian si aspettava l'esclusione. Se fosse stato convocato e avesse giocato, la sua partecipazione sarebbe diventata un problema in caso di un'eventuale cessione, in quanto non avrebbe potuto giocare le Coppe con il nuovo club per sei mesi. Al momento non c'è nessuna riunione in programma con la società - ha concluso D'Ippolito - secondo me la situazione si sbloccherà soltanto negli ultimi giorni». La Lazio, quindi, dovrà ancora attendere per cercare di piazzare il giocatore, messo ai margini dello spogliatoio ma fortemente presente all'interno del gruppo, come testimonia il messaggio inviatogli dai suoi compagni pochi minuti dopo la conquista della coppa a Pechino. Al momento il numero uno laziale non resta inamovibile. «Se Pandev, Ledesma e De Silvestri sposeranno con convinzione la nostra causa, allora la Lazio sarà contenta di reintegrarli nella rosa a tutti gli effetti - ha dichiarato ieri Lotito sulle frequenze di 104.5 - solo a queste condizioni abbraccerò nuovamente questi tre ragazzi: la Lazio non è un taxi». Ma, se da una parte la società tende la mano, dall'altra li esclude dal preliminare di Europa League: Pandev, Ledesma e De Silvestri non sono stati inseriti nella lista che il club biancoceleste ha presentato all'Uefa. Al loro posto ci saranno i giovani Sciamanna, Sevieri e Perpetuini. Il presidente laziale parla di scelta tecnica. «La Lazio ha 43 giocatori in rosa, mentre nella lista Uefa ne vano 24 di cui 4 provenienti dal settore giovanile. La Lazio ne farà l'utilizzo che riterrà più opportuno nel rispetto delle regole. Abbiamo vinto a Pechino senza le persone di cui si parla, significa che le tre persone non erano indispensabili come i media sostenevano». Il successo in Supercoppa Italiana non è ancora alle spalle, Lotito non risparmia neppure Mourinho: sermone moralizzato anche per Special One. «Lo sport richiede anche la cultura della sconfitta: chi non ce l'ha non interpreta i valori dello sport. L'interpretazione di Mourinho è un modo compassato di intendere il calcio, basato sull'assioma più spendi e più vinci». Capitolo mercato: si stringe per Diego Lugano, difensore uruguagio. Firmani e Makinwa verso il Bari, il Sassuolo ha richiesto Bonetto, il Brescia su Correa.