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Tutto quello che Rosella non ha detto

Rosella Sensi in tribuna

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Avendo alle spalle una lunga esperienza professionale, devo registrare compiaciuto un nuovo record targato Roma, nel senso di società, come la conferenza stampa familiare: prima soltanto la carta stampata, poi a stizzita richiesta anche l'etere, a patto che si trattasse di voci non discordi, se possibile amiche. Ci voleva questo inedito scenario per dare un significato al lungo sfogo del presidente giallorosso: una sorta di mozione degli affetti, una rivendicazione del quotidiano impegno profuso per amore della Roma. Abbiamo appreso che Soros è stato una leggenda metropolitana, nessun accenno al fatto che le distanze prese dal magnate americano sono state posteriori all'evocazione dell'emiro, segno tangibile di presa per i fondelli. Ha inteso «fare chiarezza in un momento difficile», la dottoressa Sensi, senza spiegare perché si dovesse attendere l'imminenza del campionato per dare ai tifosi delle risposte che del resto sono rimaste inascoltate. Le promesse: cessioni eccellenti (suona più di minaccia) e operazioni strategiche (idem, visti i precedenti). Obiettivi, un quarto posto stagionale, buon bilancio sarebbe uno scudetto ogni dieci anni: sotto meno limpidi cieli, a parità di dimensioni cittadine, suonerebbe fallimento. Abbiamo scoperto che possiamo contare su un amico fidato in più, Adriano Galliani: sue le tempestive soffiate che avrebbero consentito alla Roma di prevenire assalti ai suoi pezzi pregiati. Neanche il minimo accenno al fatto che il Milan stenti notevolmente a proteggere i suoi, di pezzi pregiati. Ribadita la certezza che De Rossi non si muoverà, forse sarebbe stato più elegante spendere qualche parola dolce nei confronti di Aquilani, però magari riscuote maggiore popolarità il progetto di un nuovo stadio, in fase di consolidamento. Farei torto ai colleghi presenti se non sottolineassi come il consenso, cercato e magari anche preteso, non si sia materializzato, la professionalità più genuina non è stata messa a tacere. Restano, in attesa di un nuovo capitolo di autofinanziamento e di stenti, gli interrogativi senza risposta, uno su tutti riguardante le reali ragioni di una così ostinata difesa della posizione, strano che non uno degli interlocutiori sia stato ritenuto attendibile. Personalmente, vorrei chiarimenti anche sui meccanismi di questa iniziativa, così poco seria, così impopolare.

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