Stoner si ferma. Carriera a rischio
Caseysi ferma. Per tre Gran premi, per ora. Ma negli ambienti del motociclismo aleggia il sospetto che lo stop possa essere più lungo, fino a mettere a rischio la sua carriera. Ieri un comunicato della Ducati ha confermato le indiscrezioni della mattinata. Stoner, l'australiano prodigio della MotoGp capace di vincere un Mondiale nella classe regina a soli 21 anni e 342 giorni (meglio di lui ha fatto solo Freddie Spencer nel 1983), non prenderà parte alle prossime tre tappe della stagione: Brno, Indianapolis e San Marino. Un colpo durissimo alle sue ambizioni per il titolo: in questo momento è terzo in classifica alle spalle di Rossi e Lorenzo. Ma le indiscrezioni secondo le quali il quasi 24enne sarebbe alle prese anche con problemi nervosi fanno passare in secondo piano l'aspetto sportivo di fronte a quello umano. Prima di tutto viene il ragazzo-Stoner. Questo hanno pensato alla Ducati, questo ha ammesso a malincuore lo stesso pilota australiano: «Dopo cinque gare difficilissime a causa delle mie condizioni fisiche, sono tornato in Australia per consultare i medici che mi seguono da anni e abbiamo preso la decisione di fermarci per recuperare dal recente stress». Secondo i sanitari Stoner avrebbe contratto un non meglio precisato virus (mononucleosi? epatite?) durante il week end di Barcellona. Da allora il pilota Ducati ha infilato una serie di prestazioni deludenti accomunate da una tendenza: un'ottima prima parte di gara seguita da una seconda in sordina, come se la misteriosa spossatezza denunciata dall'australiano gli impedisse di domare la sua moto per tutto il Gp. Già dopo la gara di Laguna Seca Stoner si era sottoposto a delle visite mediche a San Francisco per capire le cause della costante stanchezza e dei riccorrenti mal di stomaco. Ma gli esami non avevano evidenziato patologie particolari a parte una leggera anemia. Tanto che nel paddock si parlava sempre più insistentemente di «giallo-Stoner», fino a ipotizzare una reazione psicosomatica al dominio del grande rivale Valentino Rossi negli ultimi due campionati. Da questo punto di vista, va riconosciuto, Stoner in pista non è apparso più lo stesso proprio dopo la gara di Laguna Seca del 2008, quando Rossi vinse su una delle piste preferite dall'australiano dopo un memorabile duello. Ma anche in quel caso è stata addotta una spiegazione medica: i dolori alla mano sinistra causati dal riacutizzarsi di una vecchia frattura allo scafoide. Problema poi risolto con un'operazione a fine stagione. Solo le settimane diranno se si tratta una semplice patologia medica o di un problema psicologico simile a quelli che, in passato, hanno portato lontano dalle competizioni atleti come i nuotatori Thorpe e Manaudou o la tennista Hingis. L'enorme pressione che può schiacciare le spalle di chi, in giovanissima età, si scopre campione.