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Medici e piloti: tutti con Schumi

Michael Schumacher

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Per Schumacher sarebbe stato rischioso mettersi alla guida di una Ferrari alla luce del trauma al collo non guarito. A sostenerlo è Lorenzo Aulisa, responsabile di Struttura Complessa Ortopedia e traumatologia dell'Università Cattolica di Roma, per il quale «il dolore avrebbe potuto deconcentrare il pilota portandolo a guidare male e a correre non al massimo delle sue possibilità». «Non conosco la patologia di cui soffre Schumacher - spiega Aulisa - ma posso immaginare che il trauma dovuto all'incidente di qualche mese fa non si sia completamente riassorbito. I piloti sono sollecitati da iper-accelerazioni talmente elevate che anche un minimo problema può creare molti disagi». Un fattore determinante alla rinuncia del pilota tedesco potrebbe essere stata l'età . «A 40 anni il recupero dai traumi è senza dubbio più lungo rispetto a quando se ne hanno 20 - spiega l'ortopedico -. Per un uomo che fa una attività normale non ci sono rischi a guidare un'auto anche con una contusione non del tutto guarita, ma per un pilota di Formula 1 1a situazione è decisamente diversa».   Per il fratello minore del sette volte campione del mondo di Formula Uno, Ralf Schumacher, la decisione di Schumacher di non correre al Gp d'Europa dispiace ma deve essere accettata: "È un dispiacere per tutti quelli che avevano gioito per il ritorno di Michael - ha commentato l'ex promessa della F1 -, ma la sua decisione deve essere accettata da chi gli sta vicino". Comprensibile per Ralf Schumacher è soprattutto la ragione della rinuncia a correre al posto di Felipe Massa: «È assolutamente chiaro che una dura prova in F1 non è possibile se le condizioni di salute non lo permettono», ha osservato riferendosi al dolore al collo accusato dal fratello dopo le prove.   Dello stesso avviso Marcello Lippi, ct della Nazionale azzurra domani impegnata nell'amichevole contro la Svizzera: "Schumi è talmente intelligente e ha talmente tanta qualità che qualunque cosa faccia è sicuramente la cosa giusta per lui". Un piccolo rimpianto per  Lewis Hamilton, secondo il quale correre contro Michael Schumacher al Gp d'Europa sarebbe stato un grande onore. «Ero contento della possibilità che Michael tornasse in Formula Uno - ha commentato Hamilton -. È uno dei più grandi agonisti, una leggenda, e sarebbe stato un onore e un privilegio correre contro di lui. Gli auguro ogni bene».

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